La fede è conoscenza del cuore e oltrepassa il potere della dimostrazione. (Khalil Gibran) – Sfere Rispetto Pianeta 421/430. Come se l’asfalto sia l’unica soluzione possibile, e il verde resta un colore indifferente. Ho realizzato delle forme con pietre di scarto, insieme sembra costituiscano un alfabeto. Una lingua molto amata dalle antiche radici della terra, L’esigenza di accostare respiro. Ritrovarsi dentro la causa, l’osservare di un battito che plana alla ricerca di specchi d’acqua. Affamata è la visione del rimediare, L’oggi e l’eternità, Meditare di un arcobaleno e di una nuvola all’incrocio, Sorseggiare lentamente dell’acqua dalla fontana, Riporre fede in ogni atto. (Sicily needs love)
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Concatenazione degli spazi
(7-32/23 cm.) – Lo ammetto, ho commesso un crimine. Vostro onore, forse per la vostra società il mio atto indipendente, fuori schema sembra essere un derubare delle regole. Nel profondo sento l’esigenza di reagire, rimediare. Sogno, ricordo, in quel momento mi sento utile.
Faccio del seme traccia, quando mangio frutta raccolgo con parsimonia i piccoli dormienti. Ieri con una cara amica abbiamo mangiato dell’uva, oggi non ho potuto fare a meno di occultare quei doni in mezzo a pietra e terra nel cortile, nella speranza che le radici possano scendere in profondità, il condominio respirare speranza.
La mia vita è totalmente attratta da una spiritualità dedita al bene comune. La mia unica ricchezza è la creatività di cui riempio gli spazi che nutrono il mio essere. / Mi vida está totalmente atraída por una espiritualidad dedicada al bien común. Mi única riqueza es la creatividad con la que lleno los espacios que nutren mi ser. (Imprints of Peace)
Anticamente le grotte erano luogo anche di abitazione, ottimi rifugi spirituali, radici della terra. Particolare/ Ulisse la sapeva lunga – Memoria del seme. / En la antigüedad las cuevas fueron también lugar de residencia, excelentes refugios espirituales, raíces de la tierra. Detalle / Ulises sabía mucho – Memoria de la semilla. (Arte Involuntaria) / incastri ancestrali – antropologia della forma.
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E per dare vita a tutto questo, l’artefice del disegno creativo, si mescola tra la gente, posando teli cosparsi delle più svariate misture, per la grande città, ed attende che il prodigio si compia. Le anime della città, ne pervadono il tessuto, formando un tutt’ uno con esso, fondendosi tra loro. Una parte dell’opera è così completata, ma manca il tocco dell’artista. I teli che prima coprivano le vie di New York, vengono quindi intelaiati, di modo che il pittore possa donare a quelle impronte un volto magico, espressione della carica data dall’insieme delle persone che abitano la città. (Costanza Calleri)