Ho camminato per le strade di mezzo mondo, protocollato domande senza francobollo. Sogna bene, impara il giusto e rivolgiti sempre al tuo cuore. Buongiorno, avrei bisogno di fare: realizzare quell’impeto che fin da sempre, mi trascina in creazioni che volano lontano dal grigio, varcano notti senza tempo, imprimono sigillo che scuote vento, sono nutrimento per lo svolgimento. Anche se non arriverò a destinazione, il viaggio è stato premeditazione, mi ha aiutato a comprendere l’illusione, poggiare mano senza confusione su un punto fermo. Sembra che il fallimento sia l’origine del pentimento, anche se in rare circostanze si ritrova l’ardito salvamento di non essere stato frangivento. Ho bussato, raccontato, spiegato, cercato di rendere visibile quel seme che custodisce antica radice, folta e chiara era la superfice. L’equazione che si ritrova, è il tentativo di sottrazione della dignità a favore di una vacua vanità. Salotti, congressi, ricerche e manifesti, profumi, cravatte e tacchi che scendono le scale, rigorosamente color sale.
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Assai il tempo che esisto alla luce del sole
E’ stato un lungo viaggio, Desideravo da tempo tornare per comprendere, La Sicilia è una terra che non ha eguali in cima al mondo com’è vero che il Tibet è seconda patria spirituale nel mio essere. La Sicilia ha una voce che ti guida all’origine, all’ombelico delle emozioni. Memoria che racconta attraverso le semplici cose, il guardare di un aquilone. Ogni passo è un volo sempre più in alto, Lo spirito candido racconta attraverso il viaggio, Profonda è la radice che ha soccorso e guarito, Sotto le onde del mare risiede respiro, Una scoperta era l’origine. Non esisteva divisione di mondi, il Tutto era Uno, Pulsante è la vita di ogni particella di creato, Stringimi forte fammi sentire il tuo affetto, Energia di buone azioni è il giusto nutrimento, Una terra che riconosce l’appartenere all’isola del mare, Una pietra che abbraccia l’infinitesima parte del sogno. Nobiltà della realtà, riflesso dell’anima che aleggia senza distinzione di colore, Una sola voce dolcemente sussurra calore, La soluzione custodisce azione, Spirituale è la forma, Meraviglia caritatevole, Un pozzo di nettare diretto al fiore, Vento soave accarezza lo spazio, Figli del tempo sono le creature che scandiscono l’avvenire, Pace è condivisa in ogni saluto di speranza. (Trapani Visionaria)
spiritual energy
Filosofia primitiva, ogni cosa merita sentimento, la vita come la morte è un rito da onorare. Mischio da sempre terre, acque, mi piace contaminare di magia, raccontare attraverso l’invisibile filo dell’infinita connessione che lega l’anima del creato alla libertà donata. Oggi ho trovato una Carpa Koi galleggiare, l’avevo lasciata anni addietro in compagnia di altri stupendi esemplari, per me sono piccoli delfini d’acqua dolce, nella mia fantasia alimentano l’armonia del pianeta. Ho creduto giusto dopo essermi immerso nella gebbia, donargli memoria.
Ogni cosa è impregnata di vita, il riutilizzo delle materie non è solo riscatto, gratificazione dello spirito, creazione di nuovi mondi, realizzazione di un passato futuro, dove tutto viene reimpiegato. Trasformazione, alchimia, scudi sono divenuti, ondeggiano nel vento, liberi si incontrano attraverso un filo, emettono suoni che comunicano con universi sottili. Arte quantica, energia spirituale, riflessione di ciò che si custodisce nel più intimo, visione trasferita, omaggio creativo. Ogni strumento utilizzato è stato dono di ricerca interiore, una matassa ingarbugliata trovata alla Playa di Catania, l’oro che sigillava frammenti di mare chiede perdono a questo andare.
Tesori hanno perso l’inestimabile valore, il 16 Febbraio (21) La Grande Madre di Sicilia, il vulcano più alto d’Europa, la nostra tanto amata e non temuta Etna, dava un minimo accenno di dissenso a questo piano che trova l’umanità presa in ostaggio dalla scienza. Santa Madre Natura che ci proteggi, che non ci ammonisci con un battito d’ali, ti sento, ne soffro per il tuo immenso calvario, cerco nel mio infinito piccolo, portarti gioia, contagiare di poesia i miei simili. Atto di devozione, terrazzi, strade, tetti di Catania erano stati condonati da detriti e sabbia primitiva del cosmo, ho ripulito un briciolo delle mie azioni raccogliendone molte buste. Prodigio, ho immaginato l’incontro del fuoco con la memoria, la pietra bianca che accoglieva la nera. Per tutto il percorso un mantra ci ha accompagnati fino a destinazione, il sogno, l’emozione di ritrovarsi dentro l’umidità della notte connessi nella trasformazione. Radici consapevoli ramificano frutti di altri tempi. Ogni pianta, ogni seme registra sensibilmente il passaggio. Tre sono i nuovi Ficus messi a dimora.