Tutti gli uomini sono fatti della stessa sostanza, ma non tutti gli uomini posseggono gli stessi contenuti, scrivo questa breve introduzione sentimentale non cercando dati tecnici, esponendo piccole visioni che mi permettono di rafforzare la memoria, ricostruendo la storia che mi ha portato a divenire. Ogni uomo può leggere, può ascoltare, può esprimere, ma soprattutto può divenire ammirando, provando una profonda stima per la semplice essenza maestra. Dall’albero si riconosce il frutto, e viceversa dal frutto si riconosce l’albero. Figli, nipoti, genitori, sono il seguito di un insegnamento condiviso, che rafforza una comunità che si riconosce in un pensiero. Un pensiero non muore, si trasforma, viaggia per spazzi infiniti, non ha mai sosta, si immerge nell’immaginario prendendo forma, il pensiero non cessa mai di vivere, perché il pensiero stesso è vita. Questo è un pensiero dedicato al padre di un mio grande amico, fratello di due grandi esempi, figli di una grande donna. Le prime caratteristiche che rimarranno sempre impresse nel mio ricordo, sono la sicurezza e la pienezza pacifica dell’utilizzo della parola, il vibrare di un etica antica e prestigiosa, un sigillo di lealtà nei confronti della giustizia, senza offuscamenti di dottrina populista, sfoggi di mantelli o pizzi, regalità di un fiore che non smetterà mai di profumare col solo ricordo. Mimmo Nicotra è uomo vivo, vivo il suo esempio, alto il suo livello che non si piega al potere dei mediocri, libero da qualsiasi legame carrieristico, è il chirurgo che si diverte diventando strumento, è lo strumento che da pregiato metallo diviene oro.