Category Archives: shalom

Momenti custodiscono alchimia

Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un’esistenza felice la più grande è l’amicizia. (Epicuro) – Altro non sono che preziosi semi. Si diventa amici incontrandosi, ci si affeziona riconoscendosi. In quel fogliettino dietro quel cucchiaio risanato il nostro primo contatto, alle spalle la stufa. / Una volta l’opera era organizzare una festa, pensavo ad ogni invitato che entrava in contatto col mio mondo, e da lì immaginavo l’atmosfera, fino ad arrivare alla realizzazione. Crescendo ho compreso che l’opera andava manifestata attraverso un messaggio, da quel momento ho ricercato la mia essenza. (L’arte del ricordo)

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Accompagna Sogni

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Acrylic 27/102 cm. Atreius Natura Primitiva (Legni di Mare) – Momenti Connessi Creano Memoria – Tela Salvata 70/40 cm. Fai del Bene e Scordatene (Bene Merentibus) – Siamo momenti di passaggio, insieme duriamo di più – Installazione 32/100 cm. Aldilà dello Spazio Risiede l’Impronta. Assorbito dalla Bellezza. (Visionary)

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al Sabrina Rapisarda Feeling is believing

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Shalom

21 Marzo 2007 – Breve pausa, avevo bisogno di zuccheri, e solo oggi posso capirne l’importanza, dopo aver passato una giornata con una persona speciale, un barbone come osiamo chiamarli, che si è fermato sopra il lenzuolo, e mi ha parlato in inglese, ma io non parlo l’inglese, e allora ha iniziato a parlare italiano, e poi parlava con i cinesi in cinese, con gli arabi in arabo, con i russi in russo, insomma conosceva tutte le lingue. Aveva gli stessi occhi di Babbo Natale, e quando gli chiesi il suo nome: mi ha detto alla fine del pomeriggio dopo aver camminato per isolati, seduto in molti caffè, averlo ascoltato per ore, sapeva molto sulla vita, direi di più, ed io pensavo, ma e’ Dio, ma se Lo fosse, mica lo confiderebbe, forse lo lascerebbe intuire, oppure, pensavo, e’ un ricco travestito da povero, le mani le aveva molto curate, la sua barba era pulita, la pelle sana, e non emetteva cattivo odore, ogni volta che gli chiedevo di mangiare un boccone Lui mi diceva, no grazie, Io ho il mio cibo, tu pensa per te, e gli ho solamente potuto offrire un caffè, mi parlava di una eterna guerra, del bene e del male, di sua madre, che era la più bella che ci sia, eppure Lui non l’ha mai vista, e nemmeno suo padre, Lui dice che suo padre è morto nello stesso giorno del Re Vittorio, o almeno questo ho capito, mi parla della monarchia, come un bimbo parla dei lego, di Mussolini, mi fa’ entrare dentro il suo mondo, ma non troppo, mi parla del freddo, della gente che guarda solo le apparenze, della sua vita, anzi delle sue due vite, si perché lui mi parla di queste due vite, io a volte non riuscivo a seguirlo, quello che diceva era troppo veloce, poi alla fine passiamo per un negozio, e mi dice quello potrebbe essere il mio nome, ecco sembra una fiaba e a me piace crederci, il negozio si chiamava Shalom. E con questo per oggi e tutto, ritorno a dipingere le impronte di Lexington, a vedere germogliare tutti i semi che oggi mi sono stati donati, da chi apparentemente non ha nulla, che ha pensato anche a prendere dello zucchero per il mio caffè, che alla fine, mi ha detto grazie di questo pomeriggio, che dopo che ho preferito dileguarmi per riprendere la mia storia, in sua assenza ora mi rendo conto che mi ha fatto dono della più grande storia.

shalom