Ci sono delle volte che ci troviamo così carenti di parole, che per comunicare cerchiamo adoperarci in diverse angolazioni. Forse la sintesi di quello che sento manifestarsi intorno, è un profondo coinvolgimento in una nuova scrittura, l’emergere della propria natura, lo spogliarsi di quello che si era creduto poter indossare, l’accettazione di una realtà che era in stato embrionale. (Cortile delle Nevi)
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Il successo e il compimento
Un programma che recluta eccellenze come semi, mettere in salvo da un prossimo orrore partorito da esseri che ricoprono personalità plastiche, mascherate di sensibile finzione. (Diario del Paradossale) – Ricordo una nozione che appresi nei miei viaggi di spirituale essenza: l’anima è salvezza, bisogna riscoprire quella frequenza per far sì che il buio non scendi con tale certezza. Il risveglio collettivo è un miraggio atteso da tempo. Mentre scrivo, la mia piccola colonia di adorati piccioni mi osserva sopra i tetti, mi ricorda della preziosa acqua che attende essere rigenerata. (Cortile delle Nevi) / La mia vita è fatta di piccole cose. Crescendo ho compreso, che dall’insieme di piccole cose nasce l’emisfero eterno del cambiamento, radica profondo nell’animo che si prefigge l’intento ancorato a quei rami, ricordi d’infanzia che narrano di solitudine e canto soave, di guida ancestrale. (La storia siamo noi)
INSTALLAZIONI
Come se l’Etna, il mare, il cielo, fossero la fonte, la patria dell’Arte che mi rende viaggiatore del mio tempo. / Catania, 04,08,2011 h.18,20 – “Credo che la Vera Opera non sia l’opera in se, ma quello che ne deriva dall’atto creativo ”
Vado avanti, prendo caffè e non mi fermo, seguo la traccia del sentito, cammino e vedo, vedo e sento, dormo poco, sogno molto, basta un pizzico per tornare subito, ma sono sempre immerso nel mio mondo. A volte mi chiedono cosa faccia, io scolpisco, dipingo e scrivo, arredo e disegno, coloro la vita di coloro che mi circondano, penso e ripenso a tutti, come in giro, dentro il mio cuore non c’è persona che non incontro. Nei miei sogni, sono tutti pronti a porgermi la mano e aiutarmi, ognuno col proprio tempo. La vita è un gran miracolo, specie quando si vive sotto un riparo, e si pensa a tutti coloro che corrono per un ristoro sotto le stelle, purché solo quelle.
Rifletto di continuo, prego a bassa voce, a volte non mi accorgo di quello che prego, ma penso, e ripenso mentre chiudo la porta, a coloro che porta non hanno, a coloro che quando dormono, non chiudono gli occhi, perché non possono. Ammassati viaggiano, sopra legni curvi comprano crociere incerte, alla riva attendono prima e dopo, con la speranza stretta ai pugni, pugni duri come la pietra, ma non come il cuore, perché il dolore li spezza, e il miracolo li sterza per la vita.
A tutti coloro che corrono per un nuovo giorno, a tutti coloro che non rinunciano al domani, dedico questo mia traversata. Artista Clandestino, perché da clandestino viaggio attraverso un tempo tutto mio, perché basta uno sguardo per rendermi conto che non sono ricco e non sono povero, ma sono vivo e tutto questo è un gran tesoro.