Archivio tag: ARTISTA SICILIANO

EARTH OVERHEATING

La maggior parte delle creazioni, dopo l’esposizione non trovano quasi mai l’adeguata collocazione. Quante volte capita di creare/accantonare, cose che non sono semplicemente oggetti. Sarebbe bello che le scuole potessero divenire luogo di accesso al contemporaneo. Il caso che ieri sia stata una notte intensa, insonne per molti rimarrà un mistero. Accorgersi di quanto tutti siamo connessi. L’arte di non conoscere rivalità, la madre di tutte le scienze che contribuiscono all’evoluzione. (Concettuale)

SURRISCALDAMENTO TERRESTRE  

SURRISCALDAMENTO TERRESTRE

Shared Experience

esperienza casa museo sotto l'etna

esperienza casa museo sotto l’etna

Ogni pianta ha la sua natura. La vita ci sorprende per la voglia che ha di trasformarsi. L’equilibrio di una memoria che protegge.

COMUNICO

QUANDO NELLA TUA BICI HANNO TOLTO I PEDALI NON TI RESTA CHE SCRIVERE.

CASTELLO NORMANNO DI ACICASTELLO

POLVERE USO E RIUSO DELLA MATERIA

STUDIO CLAUDIO AREZZO DI TRIFILETTI

Le Impronte dell’anima

Espressività e passione che si mescolano ai colori, respirando emozioni e sentimenti.
Profumo d’incenso, candele accese e un misticismo senza religioni, anzi tutte le spiritualità unite insieme. Dove angeli, buddha, divinità indiane e crocifissi si mescolano per consolare l’anima. Entusiasmo di vita e sofferenza, stupore e angoscia, turbinio di colori che frastornano e accecano. Casa d’artista, regno incontrastato di Claudio Arezzo di Trifiletti, giovane talento, uomo di cuore e d’anima, uno che parla di regola del sorriso, di collegamenti e relazioni umane. “Da quando ero piccolo ho sempre creduto nelle infinite capacità attribuibili a uomini che desiderano scoprire, che si lasciano trasportare dalla voglia di sapere e crescere”. Stanze dentro cui s’inventano scenari contemporanei per quadri che nascono dall’anima, a volte dal dolore, ma che insegnano a trasformarsi e crescere. Dove il tetto della camera da letto è coperto da potus, come un romantico cielo verde, dove le candele irradiano luce soffusa, oggetti accostati a evidenziare contrasti, macchina da scrivere e installazioni moderne, cassettoni ottocento e sedie di Starck, una valigia colorata dentro una teca. Simbologie dell’animo, del cuore, perché per Claudio, una casa senza amore non esiste. E’ un contenitore, di amici, di emozioni, di cene e riflessioni, come testimonianze della vita. “Per me – racconta l’artista – le stanze devono trasudare emozioni, la mia ha il sapore e la storia di generazioni, di chi ci ha vissuto prima di me. So che le camere piene di passato. Non esiste essere che non lasci le sue tracce e quest’ultime sono la testimonianza della sua venuta su questo mondo. Infinite sono le tradizioni, le filosofie, le religioni, i costumi, che tentano di dividere il pensiero degli esseri su questa terra”. Percorso visivo da costruire e vivere nel quotidiano, l’arte del giorno dopo giorno. Sperimentare e scoprire, riciclare e far rivivere, come un’unica materia sempre in movimento, come la vita che non si ferma mai. Usare le pareti di casa propria per la creatività, per cercare il proprio destino, le risposte alle domande, i perché dell’anima, attraverso figure dai colori accesi, o astratti movimenti di pennelli. Spazi contraddistinti dal colore, pareti gialle per l’ingresso, tramezzi arancioni in salotto, corridoio turchese, su ogni muro i suoi quadri. Visi e uomini senza capelli, quasi alieni colorati, occhi grandi, grovigli e corpi allungati.
Dipinti che sono espressione delle energie del padrone di casa, sono le sue parole. Scritte in ogni luogo, sulle tele, sulle installazioni, sui mobili riciclati, sulle sedie recuperate dalla spazzatura. Prossimo progetto teli bianchi su cui lasciare impronte, Imprints, ambientazione New York, “spazio universale” per orme di un orizzonte colorato e di speranza. 

                                                                                                                            Federica Musco

RIFLESSIONI CLAUDIO AREZZO DI TRIFILETTI

 

Barattoli con semplici ed accattivanti etichette vendono contenitori vuoti, pensieri preconfezionati si ritrovano a condividere albe e tramonti ad occhi spenti, titoli e parabordi si rifugiano in vetroresina opaca, semi ignorati cercano stelle colorate, geometria senza forma, immagini senza volto, invasione di giovani ricette per nutrimento di una società plastica.