Addio è una parola troppo grossa così ti dirò solo arrivederci. (Bob Dylan) – 17-09-2024 Dopo tanti rimproveri da nipote, solo ora comprendo chi era mia nonna. Mia nonna era una sacerdotessa, l’ultima del gruppo. Incredibile come uno Spirito così profondo si potesse celare nell’apparente superficie. Era dedita alle lunghe telefonate, nonna chi è? Nominava sempre persone che a volte non avevamo avuto nemmeno il piacere di incontrare, ma che riconoscevamo nel suo fare totale affidabilità. Ci avete fatto vivere insieme a tutta la vostra comitiva, tavolate di armonia e soave compagnia, luci soffuse e tavoli verdi, voci calde e sicure, mi addormentavo presso una numerosa famiglia. (Profumo)
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Filosofia del Buongiorno
E’ un pezzo di plastica, ma il suo luccichio mi ha chiamato, ho deciso di portarlo con me. Non ha alcun valore, ma in questo momento nel mio essere diventa contenitore di memoria, per ricordarmi non solo dei sogni ma anche del passaggio. Mi adopero nel prendere appunti, diventano frammenti che incontro e faccio incontrare nello spazio che vivo. I miei occhi, il sentire quotidiano in contatto col presente, guida l’osservare. Ogni cosa riprende valore, esiste perché incastonato nel flusso, diventa bellezza che racconta a bassa voce. (Doni del Mercato)
Agrigento Visionaria
“Profondo è l’odio che l’animo volgare nutre contro la bellezza” Ernst Jünger – Stremati si torna al principio, Quando una scintilla illuminava civiltà, La comprensione si divideva col pane, Le porte erano fatte di contenuto, Al bussare veniva intonato benvenuto. L’occhio era abituato a vedere oltre, Sentire oltre le apparenze, Simmetria dell’armonico sentire, Consuetudine del rivolgersi pacato, Erano tempi illuminati dalla fede e il rispetto. / Sfere Rispetto Pianeta 251/260 – Deposito una scintilla del mio essere, cerco riprendere alcuni tratti dell’anima di un trascorso, li sintetizzo in un racconto, circolare diviene la rotta. Il tempo si manifesta attraverso le rughe. Lineamenti sottili si diramano dalla pietra al legno fino alla terra, e in tutto ciò che viene vissuto dallo spazio che attraversa l’esistenza. Geometria senza confini, memoria del vissuto, elementi visivi e invisibili. Umanità, imperatrice dell’apparenza ritrova la superficie della ricerca alle prime lettere, gli zeri preceduti da numeri, l’incognita. Un futuro incerto si riversa nella poesia di un lume ad olio, il cigolio di una porta diviene rivelazione.
Ibla Visionaria
Ibla è sentimento, profondità del ricordo, emozione del passaggio. Respiro bambino, magia del mattino, poesia del tramonto, mistero della notte. Ogni pietra trascina dentro una storia che non dimentica e mantiene. Gioie e dolori, comunità unita dal codice e dalla memoria. Famiglie intrecciate, passaggi rituali, concentrici nell’interiorità del cuore che ascolta il respiro della montagna, dimensione narrata quanto dimenticata. Il passaggio dalla materia alla contemplazione dell’invisibile spazia nel tempo, solletica i tetti nel sogno fino alle prime luci per il ritorno al fiume, alla vallata, al candido Irminio. / Il Giardino delle Chiese, Antiche Strade Alberi Raccontano – Nettuno – Suoni d’Acqua, Battesimi in Festa – Principessa Mia Pietra Bianca, Semi di Fortuna.
unscrupulous vanity
Quando smetteremo parlare con la pietra l’ora sarà giunta. Catania, Basilica del Carmine
Incrementare volumi di macerie, spregiudicata vanità. Tempo della pietra, non si riesce a guardare oltre, demolire per un meglio vivere. Macerie e polveri vengano ridistribuite in parti uguali per gli avventori di questa sciagura. Catania, Ospedale Santa Marta
The five lands
Catania – Via Umberto, madre tiene per il polso un bambino, tra la folla lo trascina gridandogli: “qui i bambini li rubano”. Via Torino, una madre chiede al figlio di portare la busta con il pane, o lo zaino – esclama “di non poter essere caricata come un mulo”.
Dentro il bar si entra con la mascherina, si mangia e si beve senza. Intorno sembra tutto perdere contatto con la realtà, la notizia attraverso un famigerato giornale, afferma che i malati sono in aumento, c’è il rischio che i media ricomincino ad amplificare il buio, far ammalare di paura.
Sembra tutto essersi ammalato, anche le piante stanno rinunciando ad annunciare il buon giorno, la natura è stanca, l’uomo persevera con il suo imperialismo, siamo a un passo dal collasso.
Il vecchio sistema è un nodo che deve accettare le conseguenze. Fame nel mondo, disperazione, popoli in fuga, oceani senza rispetto, montagne rase al suolo, strade sempre più veloci verso un declino annunciato. Politica assente dal ricoprire dignitosamente la guida di un paese, di una nazione, del pianeta. (Le Cinque Terre)
rise again
Più parlate di soldi e politica, e più mi rendo conto che siete di fuori. Noi non abbiamo mai fatto parte dell’Europa, certo sulla carta molti figli sembrano avere altri genitori. Kennedy prima che lo uccidessero, e vi prego non dite la boiata della mafia, ci aveva messo in guardia dalle origini di un nuovo ordine mondiale, ecco l’Italia appartiene a questo organo. Ma è possibile che non vi ricordiate chi eravamo, quanto di più mediocre ha prevalso, e quanto di più meritevole è stato bannato. Dai fate i buoni, italia uno. Notte