Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un’esistenza felice la più grande è l’amicizia. (Epicuro) – Altro non sono che preziosi semi. Si diventa amici incontrandosi, ci si affeziona riconoscendosi. In quel fogliettino dietro quel cucchiaio risanato il nostro primo contatto, alle spalle la stufa. / Una volta l’opera era organizzare una festa, pensavo ad ogni invitato che entrava in contatto col mio mondo, e da lì immaginavo l’atmosfera, fino ad arrivare alla realizzazione. Crescendo ho compreso che l’opera andava manifestata attraverso un messaggio, da quel momento ho ricercato la mia essenza. (L’arte del ricordo)
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Appunti di Speranza Gallodoro
A morning
seashell
Una ricerca della soddisfazione in terra propria, uno scambio comunicativo reale, lontano dall’alienazioni, dove l’uomo ritorna ad essere nella sua unicità, scopritore, inventore, di nuovi orizzonti interiori. Un viaggio dentro casa, un voler prendere possesso di ciò che ci appartiene di diritto dalle origini più lontane. Il progetto nasce dal parto di alcuni mesi di meditazione e scambi di idee. Parla dell’uomo vittima della globalizzazione, dove tutto diventa monocromatico, sterile, una sfida continua basata sulla pubblicità che aggredisce il nostro pensiero, dandoci inconsciamente input di poco valore che attentano incessantemente la moralità nemica dei tempi odierni. Attraverso materia morta pronta per la macerazione incrementando un già alto tasso di rifiuti, si riscatta la vita, si alchimizza il prodotto già usurato, vecchio, o magari fuori moda, dandogli una nuova identità, una comunicazione fulminea attraverso l’installazione. Si stabilisce un contatto che va contro la macchinizzazione dell’azione umana, colori spruzzati, spalmati con resine\prodotti alternativi prendono forma lontani dall’ipocrisia dando sfogo ad una dimensione che non può essere annientata ma alterata. La coscienza ne è protagonista. Uno statico blindato si fa strada nell’indifferenza della materia nuova che si rifiuta di dare emozioni.
It’s a search of satisfaction, in this own territory, a truly communication exchange, far from alienations and artificial distractions, where individual, with his oneness, comes back to be the discover and the inventor of new inner dimensions. A trip inside own home, the will to catch what is really own, by due, since the beginning of our origins. The project started after a long gestation time, through meditation, and exchange of ideas. It narrates human beings, victim of chaos, which has destroyed colors, and made everything monochromatic, sterile. Everyday is a long term challenge, using modern publicity which kills our thoughts, stimulating inputs and values which incessantly attack morality, seen as the enemy of current times. Against the process that through dead materials, ready to be throw away, and macerated, so to go back in the deepness of waste and increasing the world waste, my project aims to redmeen life, like an alchemy, the used, old, not fashionable items obtain a new identity; suddenly waste materials and dead things return to talk, to live, through my installation and modeling. That is my hope. It is established a new contact, against mechanization of human action. Sprayed colors, smeared with resins, and alternative materials, get a shape, far from hypocrisy, letting out and giving life to a dimension that cannot be destroyed but modified. Conscience is the protagonist. Against a world where a wrapped and static entity comes inside and penetrates the indifference of new materials, that reject feelings and emotions.
“Percorso inverso” cos’è ? È un progetto che nasce dall’amore per la propria terra, un ricordo d’infanzia legato ai posti Cardine della città nativa ”Catania”. Per caso, o per come voler seguire un pensiero, ci si inoltra per le mura del Castello, ci si affaccia, si ricordano le foto scattate col primo amore ad una calia, si sente il posto proprio. In tenera età il pensiero culminante è: perché non qua. Azionato il genio, fiutato il progetto, l’istinto, l’umiltà, la tanta voglia di fare, la fantasia, la cooperazione si mettono in moto per la realizzazione dell’evento. Uno scambio collaborativo con i tecnici che credono nella propria terra, il voler promuovere ciò che resta legato alla propria terra.
WHAT IS “INVERSE RUN”? It is a project born from love for my territory, it is a childhood remembrance, related to the Cardinal site of my native town, “Catania”. Casually, or may be following a fixed thought, I went inside the Castle, I appeared at its old windows Remembering the first pictures taken together with the first loving, during a walk in a school time. I felt myself in my natural place, my own place. I was a child but suddenly the thought, the illumination: why not here! Lighting my genius, moving hands and minds, working hardly. The scent of the project, theinstintct, the humility, the will to do, the fantasy, a wide collaboration started the engine, so to realize the event in the Castle. An exchange of helps and cooperation, from friends and technicians, which believe and have trust in their territory: the will to promote what is strongly linked to their native land.
“Con altri occhi è possibile dare un senso”
spice
L’amicizia è un legame che inizia con un incontro, cresce nel tempo a misura di spazio, si riconosce attraverso l’emozione della condivisione, si rispecchia nel bello, alleggerisce i mali, potenzia i beni. L’amicizia si riconosce, quando si è disposti ad accettare, nel rispetto delle proprie esperienze, che si tocca attraverso il cuore, si sente attraverso la luce, che gli occhi esprimono nell’incontro. Se non ci fosse stata l’amicizia, sarebbe sorta la sopraffazione, l’amicizia è rischio, ma è anche atto d’amore, è credo che guida attraverso la nostra percezione. Personalmente credo che un’amicizia, come un’alleanza, non ha mai fine, anche quando esistono periodi di apparente assenza delle parti, anche quando le persone che hanno avuto dono dell’amicizia, si discostano dal dono ricevuto, è il dono a fare ricordo, del primo incontro, e nel tempo, ricorda quando si ha cuore che non dimentica il bene, per seppellire il male, male rincontrato dentro. Dono, che ci porta a sconfiggere tutti quei fantasmi, che nella solitudine ferivano l’animo, ma che poi in fondo, non era altro che la miopia, nel vedere l’infinto disegno, delle strade visibili, e invisibili. Credo profondamente nella famiglia, comunità estesa ai deserti, alle foreste, e a tutto l’animato dello spazio.