Ibla è sentimento, profondità del ricordo, emozione del passaggio. Respiro bambino, magia del mattino, poesia del tramonto, mistero della notte. Ogni pietra trascina dentro una storia che non dimentica e mantiene. Gioie e dolori, comunità unita dal codice e dalla memoria. Famiglie intrecciate, passaggi rituali, concentrici nell’interiorità del cuore che ascolta il respiro della montagna, dimensione narrata quanto dimenticata. Il passaggio dalla materia alla contemplazione dell’invisibile spazia nel tempo, solletica i tetti nel sogno fino alle prime luci per il ritorno al fiume, alla vallata, al candido Irminio. / Il Giardino delle Chiese, Antiche Strade Alberi Raccontano – Nettuno – Suoni d’Acqua, Battesimi in Festa – Principessa Mia Pietra Bianca, Semi di Fortuna.
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The five lands
Catania – Via Umberto, madre tiene per il polso un bambino, tra la folla lo trascina gridandogli: “qui i bambini li rubano”. Via Torino, una madre chiede al figlio di portare la busta con il pane, o lo zaino – esclama “di non poter essere caricata come un mulo”.
Dentro il bar si entra con la mascherina, si mangia e si beve senza. Intorno sembra tutto perdere contatto con la realtà, la notizia attraverso un famigerato giornale, afferma che i malati sono in aumento, c’è il rischio che i media ricomincino ad amplificare il buio, far ammalare di paura.
Sembra tutto essersi ammalato, anche le piante stanno rinunciando ad annunciare il buon giorno, la natura è stanca, l’uomo persevera con il suo imperialismo, siamo a un passo dal collasso.
Il vecchio sistema è un nodo che deve accettare le conseguenze. Fame nel mondo, disperazione, popoli in fuga, oceani senza rispetto, montagne rase al suolo, strade sempre più veloci verso un declino annunciato. Politica assente dal ricoprire dignitosamente la guida di un paese, di una nazione, del pianeta. (Le Cinque Terre)