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Il coraggio di trasferire universi, ricamare pensiero

Considerazione del tempo, l’esperienza, l’insegnamento, il racconto e il sogno. L’inizio, l’ingresso orienta l’eclissarsi dentro. Interiore prospettiva, fatua visione oscilla parola. Abbandono della forma, il tutto diviene uno. Respiro profondo, scintilla viaggia, astrale. La Luna, l’Oceano e l’imbarcazione. – La Chiave / La fede e il prodigio. (@) – Una piccola pietra misteriosamente aveva incontrato il nostro passeggiare, la sua voce mi ha riportato al presente da custodire, strana la sua forma, prezioso il momento. Avevo fatto un nodo ad un elastico usurato, pensavo utilizzarlo come sostegno di un’opera in cantiere, l’avevo trovato dinanzi il portone, ho creduto fosse di una bambina con i capelli neri, lisci e lunghi. L’iniziazione dell’opera, nasce a volte dai ritrovamenti, l’unione dei momenti, lo spazio e il tempo. Riavviandomi per casa, ritrovai nelle tasche solo la piccola pietra, tornai indietro a cercare quel momento smarrito, avevo dedicato pensiero a quell’elastico! lo cercai rifacendo il percorso, tra le foglie il cuore, gli occhi cercavano, all’improvviso feci un salto e trovai un filo rosso. Lasciai alla sorte quel momento e feci un altro nodo dinanzi una scritta, Catania città del fuoco. (Piccoli Soli d’Argilla)

la chiave argilla sperimentale claudio arezzo di trifiletti

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piccoli soli d'argilla claudio arezzo di trifiletti

Sono un creativo e ragiono da creativo. Coloro che creano mettono a disposizione della comunità una visione, condividono il proprio essere per una ipotetica evoluzione. Le mie sono piccole riflessioni, che spero possano essere utili a spiegare l’universo che respiro nel mio modo di agire. Sogno da sempre un progetto denominato nel mio fare: Riscatto dei Talenti, ridare una dimora a chi casa non ha, poter far riemergere la bellezza interiore.

lineare pensiero digitale

Ridimensionarsi. Bellezza senza relatività, scorgerla dall’indifferenza, salverà. Lentezza consapevole allunga il giorno, angolazione è il sogno.

Il Giardino dentro il giardino

Non sono niente e oltre a questo non saprei dove andare. Tesori ritrovati e giochi abbandonati, la fattoria del lento silenzio, risveglio coscienza. Non smettere di sperimentare, ridare vita, decantare il tempo, forme dell’acqua. Mascherina, quando entrerà nell’onirico avremo voglia di disegnare geometrie sui pavimenti. Uomini facili hanno reso questo tempo misero e difficile. Privatizzazione dei cieli regno indiscusso di tutte le civiltà. Riflettere, meditare, pregare, forma naturale manifesta nutrimento, canto di una cicala al chiaro di luna.

13,4 - 46,10