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SPAZIO FLUIDO

BENE MERENTIBUS”, il nuovo catalogo di Claudio Arezzo di Trifiletti, è significativo della sua attività tanto intensa quanto sono stati gli avvenimenti storici di quest’ultimo anno che hanno travolto l’intera umanità. La catastrofica vicenda del Giappone ha ispirato la performance  “Una Candela per il Giappone”, l’insorgere delle rivoluzioni in Nord Africa e in Medio Oriente nella fase nota come primavera araba non ha risparmiato il Cairo, ultima tappa di “Imprints 2010”, progetto di pace itinerante che l’artista porta avanti dal 2007  stendendo tele nelle strade più strategiche e cogliendo, al momento di dipingerle, le vibrazioni dei passanti che le hanno calpestate. La speranza disperata dei popoli che fuggono dalla guerra e dalla povertà impregnano Il Manifesto a favore delle Risorse Extracomunitarie e se la decadenza del sistema capitalistico in Occidente conduce al  risveglio delle menti dormienti ed  alla presa  di coscienza, è l’artista che impone di scegliere, prendere una posizione come nell’istallazione “bianco o nero” e ad avere il coraggio delle proprie idee,  il coraggio di creare. Il Manifesto  “Sempre pronti” è un inno alla genuinità, alla liberazione  dagli inutili e anacronistici orpelli ed alla voglia di tornare al rigore, come essenziali sono i disegni “23 Pagine Nuove”. Il  rispetto per il pianeta  risuona nelle ultime installazioni e la foglia di Ricino, custodita all’interno del catalogo, come geometria e simbolo dell’amore per la vita in ogni sua forma, si ricongiunge all’omaggio a Tiziano Terzani.

BENE MERENTIBUS CLAUDIO AREZZO DI TRIFILETTI

 

claudio arezzo di trifiletti - 22 marzo 2012 catania

 

Catania – giovedì 22 marzo 2012 ore 18.30    

Giornata mondiale dedicata ad un bene insostituibile: l’Acqua, all’interno dello Spazio Fluido, in contemporanea all’esposizione delle opere presenti nel catalogo verrà presentato il progetto “Italy needs love”, sequenze di  immagini volte a creare un documentario artistico o a comporre un corto subliminale, il cui fine è scrutare le opere nei particolari del patrimonio culturale del nostro paese.

Marella Di Grande

Esiste anche un sistema che unisce più professionisti in un unico pensiero che reagisce costantemente attraverso un incontro dettato dal tempo.

STUDIO LEGALE GITTO

Viale XX Settembre, 28 – 95129 Catania tel. +39 095 315475 – fax +39 095 2501196

SPAZIO FLUIDO

 CLAUDIO AREZZO DI TRIFILETTI : IMPRINTS ED ARTE PER RIVELARE L’ANIMA DELLA GENTE.

  di Vinci Veronica Angela

<<Non mi importa quello che viene detto, ma solo ciò che sento, nella mia pittura rappresento i miei pensieri, il mio mondo interiore, ma anche quello di ognuno di noi>>, così si è espresso Claudio Arezzo di Trifiletti a proposito della sua arte. Un’arte che combatte un mondo globalizzato, dove non c’è spazio per i sentimenti e per le emozioni e dove l’uomo è vittima di un sistema che lo logora incessantemente, privandolo di quell’autenticità che lo rende una persona vera ed unica. Ridotta a vegetale l’umanità si dedica esclusivamente al lavoro, al guadagno, comunicando tramite mezzi elettronici e riponendo “in tasca” i propri sentimenti, il proprio mondo interiore, la propria personalità. L’arte di Claudio Arezzo di Trifiletti, denunciando tutto questo, rivendica all’uomo la sua identità, la sua essenza, la libertà di esprimere se stessi <<noi siamo un contenitore di pensieri, di ricordi che vanno all’onniscienza, a Dio, e sono questi che dobbiamo esprimere; l’arte ci avvicina a Dio ci fa sentire liberi, realizzati>>. A questo scopo risponde l’intento di collocare le sue opere, in modo permanente, in un ambiente professionale (il noto studio legale Gitto & Partners di Catania) perfettamente inserito in quel sistema globalizzato, assorbito dal lavoro, da montagne di documenti e pratiche da risolvere, dove non c’è spazio per i sentimenti, per la creatività. Un accostamento insolito ma significativo: << l’arte non può privarsi di nessuno spazio, ma deve sfruttare qualsiasi luogo per rivendicare se stessa, per ricordare all’umanità che la vera vita è quella che abbiamo dentro>>. L’artista ha trasformato le stanze, i corridoi di quello studio in “spazio fluido>”, uno spazio che diventa altro, basta alzare lo sguardo per trovarsi immersi in un’altra dimensione, la nostra conoscenza, dove creatività, arte ed emozioni ci avvolgono facendoci sentire liberi, trasportati dal cromatismo chiaro e luminoso, dalla caotica delle linee, delle figure che si allungano e si intrecciano esprimendo quel disordine tipico del sistema così ingarbugliato, intricato. Ma dietro l’apparente caoticità di ogni tela si nasconde un ordine, un significato preciso: l’arcobaleno di colori, primo elemento che salta all’occhio, non solo infonde positività al luogo a chi guarda immerso tra le varie sfumature, ma ogni colore veicola un sentimento: di gioia, di dolore, di amore, di speranza, da voce a quel mondo interiore precluso, ingabbiato, racconta delle storie, quelle della gente che ha calpestato i quadri dell’artista tra le strade di New York, di Berlino e della Spagna lasciando con la loro impronta una parte di sé in ogni tela. “La Cravatta” una delle opere di Trifiletti, posta all’ingresso dello studio esprime questo binomio perfetto di arte e professionalità, <<perché lavorare significa ascoltare quella voce sussurrata dal cuore>>.

cataloghi claudio arezzo di trifiletti