La Famiglia in mezzo alla guerra: anche chi non vede la guerra la sente, le immagini sono presenti attraverso gli anziani che incontriamo. Le immagini viaggiano per il mondo, leggere come l’aria si posano su tetti plastici e scivolano su contenitori sigillati da consumismo e superficialità. Una guerra non è soltanto una guerra.
Quando chiudo gli occhi, dopo aver portato con me le emozioni vissute nel presente, prima di mettere il mio corpo a riposare a volte capita di uscire fuori nel mio terrazzino, accendere dell’incenso, e fare del cielo, il mio Tempio, nel silenzio, sentendo il peso della schiena che gravita sulle ginocchia, a braccia aperte, mi rivolgo a Dio, affinché nei suoi disegni possa divenire, in questa esistenza, uno strumento di Pace, un portatore di Gioia nell’Universo. Quando prego, medito cercando di non usare la bocca, rivolgendomi con la mia mente all’Onniscienza. In quel momento, sento un calore in fondo al mio essere, sento una leggera passione nel cuore, accompagnata da pruriti e solletichii, che tentano di distrarmi. Poi arrivato con la testa sopra il cuscino del mio letto, guardo per alcuni minuti il tetto coperto dai potus, e penso ancora alla vera realtà. All’improvviso, mi trovo risucchiato in viaggi supersonici, a spaziare nel nulla, e a vivere nell’assoluto. Dimensione di un sogno è uno di quei scenari. Il corpo di una donna è divenuto albero, radicato su una punta di cristallo che gravita fra nuvole di pensieri. La luna fa da riflesso nella notte all’Infinito.
Non penso di essere un bravo disegnatore, il mio maestro è il tempo, nella mia pittura, rappresento me stesso, il mio pensiero. Credo nell’arte, perché essa mi avvicina a Dio. Quando creo, mi sento libero. Studio gli attimi, scoprendo infiniti spazi, divento protagonista di un continuo esperimento. Il suono a volte si trasforma in sentiero, e come tutti i sentieri, portano sempre ad un tesoro, questo però, intrafugabile, perché dentro di noi. Il dolore e la gioia, sono gli unici remi a bordo. La direzione non è la riconoscenza, ma il riconoscersi. A volte, è come se nel colore trovo le impronte di chi corpo non ha, mi piace tracciarle, renderle visibili non solo ai miei occhi. Gli amici sono i miei migliori critici, perché mi conoscono senza abito, in loro degusto antico vino. Il mondo corrompe, quando si diventa di proprietà, il traguardo è ritornare a non esserlo più. Tutto ciò che i miei occhi riescono ad etichettare è negazione del dono dell’unicità. La vera filosofia artistica, per me è morirci, dando voce al proprio creato, magari riuscendo a donare nuovi sentieri.
Discorso Presidente John Fitzgerald Kennedy
Signore e Signori, proprio la parola “segretezza” è ripugnante in una società libera e aperta, e noi siamo un popolo storicamente e intrinsecamente contrario a procedure segrete, ad associazioni segrete, a giuramenti segreti, a procedure segrete, perché siamo contrastati in tutto il mondo da una cospirazione spietata e monolitica, che si sostiene pincipalmente su strumenti segreti per espandere la propria sfera di influenza, sull’infiltrazione, al posto dell’invasione, sull’eversione, al posto di elezioni, basata sull’intimidazione al posto di libere scelte. E’ un sistema che ha i suoi coscritti, grandi risorse umane e materiali per la costruzione di una macchina altamente efficiente, che combina operazioni militari, diplomatiche, servizi segreti, economia, scienza e politica. L’organizzazione è segreta, non pubblica; i suoi errori nascosti, non pubblicizzati, nessuna spesa da approvare, nessun segreto che viene alla luce. Ecco perché il legislatore ateniese Solone dichiarò un crimine, per un cittadino, l’astensione dal dibattito. Sono a chiedere il vostro aiuto nel tremendo compito di informare e allertare gli americani. Fiducioso che con il vostro aiuto l’uomo sarà ciò per cui era nato. Libero e indipendente.
“India, Rajasthan – Brahma Kumaris 2002”.
Ero un figlio della notte, dopo vari imprevisti, grandi Insegnamenti di Vita, decisi di uscire fuori da quel contesto dove io rappresentavo il proprietario del Club House più alternativo: Clone Zone, migliaia di presenze con chiusura all’alba. Avevo molte sale da gioco, e spendevo tutto in maniera poco creativa, ero molto nervoso, e fingevo di essere felice. Volevo cambiare aprendo un ristorante vegetariano, quindi cercai di capire bene la cultura indiana, da quel momento cambiai radicalmente il mio percorso, ora dipingo, creo, e cerco di lasciare un vero utile a chi verrà dopo di me.
Il sogno per un fantasma è non essere percepito, ma visto. Il sogno per un uomo è non essere visto, ma percepito. Ancora devo capire in quale sogno svegliarmi.
Venerdì 2 Gennaio 2009: I giusti sono protetti dalla madre di tutte le strategie, La Divina Provvidenza. I giusti non hanno altri armamenti che la parola sussurrata dal proprio cuore nel silenzio del Padre. Il Padre dona parola anche a falsi profeti, sono come colla per mosche. Non vergognarti del dolore che provi, sei vivo. Non ostentare la gioia, potrebbe esserti tolta. Mantieniti nel bene, perché esso ti illumini nelle tenebre. Stai con i piedi per terra, perché il tuo essere possa volare tra cieli aperti. Non rimpiangere nulla, tutto ti è servito per riportarti da dove sei partito.
Catania 03. 05. 2009
A volte sarebbe bello se le Anime si riconoscessero senza svelarsi, ma per farlo altre devono percorrere l’imprevisto. A volte sarebbe bello se i corpi potessero formare un unico corpo, ma ogni corpo appartiene solo a se stesso, e solo l’Amore unisce, e l’Amore non è mai solo, e la sua ombra tende a dividere. Siamo parte di una conoscenza che nasce per non morire, siamo parte di un alba che non tramonta, siamo un respiro che viaggia da un mondo all’altro.
La più alta forma di coraggio è il coraggio di creare. Sei un artista, perché sei un creativo. La tua mente, il tuo creare, la tua anima sono pieni zeppi di mille e mille “cose” che vogliono uscire fuori, andare per il mondo, fare, dire. Spesso una certa confusione ti assale, ma tu continua, non ti ripetere. Nel tuo pensiero mille idee si affollano, tu cerca, pensa, fai, parla, dipingi, continua. Letizia.
Questa è la lettera di una zia acquisita che mi ha visto crescere, giocare a pallone in cortile, mentre stendeva i panni. Letizia Busà, insieme a tutta la sua famiglia, sono parte integrante della mia famiglia. Ancora oggi, vivo nel condominio dove ho trascorso l’infanzia, provo grande onore nel porgere una mano per salire qualche busta della spesa ai miei cari vicini. Questi 12 dipinti li ho partoriti nei giorni più caldi d’agosto, a cavallo con il 14, che ho preferito passare in compagnia della solitudine nel mio guscio creativo: “la Casa Museo Sotto l’Etna”. In questi giorni ho appreso che la Vera Opera non è l’opera in sé, ma quello che deriva dall’atto creativo. Mille idee affollano la mia testa, posso anche non dormire come mi capita da tempo, e fin quando trovo la forza di realizzare queste idee non sono solo.
Un modo fantastico per conoscere l’arte espressa da un’artista come pochi Claudio complimenti
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