Non bisognava dargli alcun minimo contributo, doveva perdere le speranze, esasperarsi, reagire e il gioco era fatto, il compimento di quel disegno ostile era realizzato. La vittima era consapevole di quello che intorno era tramato, e facendo tesoro di coloro che aveva incontrato, si concedeva ristoro continuando a fare per come era dedito marciare. Mattone su mattone, trarre dalla sconvenienza l’opportunità, in cuor suo sapeva di essere grato alla forza che il Signore gli aveva donato, continuava a creare nonostante le voci lo volessero diseredare. Sembrava non sentire alcuna provocazione, restava impassibile come sconoscesse l’intenzione, leggeva disperazione in coloro che non riuscivano accettare vocazione. Non era attratto dalle ricchezze, gli insegnamenti erano collegamenti, raggiungere l’obbiettivo, condividere lo rendeva vivo. La natura e l’essere umano gli erano fedeli, nell’avventura scorgeva quanta meraviglia si celasse agli occhi ignari dei privilegiati, cercavano emergere al cospetto dei disadattati. La notte pensava ai tanti ricordi e si affliggeva per come la storia si era fatta tersa e priva di accordi. Non si capiva come potesse restare dentro quella gabbia, reggere quella situazione così maldestra e fuori ogni funzione, ma il bagaglio era proprio lì, il valore di farcela, una promessa per quei sogni che a volte lo riportavano a messa. (Scritto Contemporaneo)
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La Radice Quadrata di Tre
Tanti ricordi, molte immagini lucide che parlano di un grande sognatore, un visionario che ha condiviso il suo eterno amore per la vita, la memoria.
Esempio di uomo, tenace, forte e profondo, sognatore che dona lo sguardo al nuovo mondo. Innamorato della vita in tutti i suoi aspetti: Un fiore, un gatto, un ventaglio per rimanere sul superficiale, ma il racconto attraverso i ricordi di un bambino è vasto, radicato nell’incontro del gene. Gli zii di Palermo sono sempre stati punto di riferimento, come gli zii di Ragusa, ogni sua parola entrava nel mio cuore per sigillare nota di crescita. Senza giudizio nell’intimo ci siamo sempre seguiti, anche con una telefonata l’anno il tutto era sempre accanto. Ha piovuto per tre giorni di seguito, luna tra le nuvole, vento nell’aria, la notte sembrava sgridare nel silenzio che tutto nutre. Lo Zio è andato via, forse apparentemente, un mistero che si affida agli uomini di fede. Siamo il derivato di una nascita dentro una matassa, più lunga è la corda, a volte più sono i nodi. Un tempo le case erano comuni, le tavole ornate da candelabri, le tovaglie ricamate e le posate per ogni portata, c’era il tempo di scandire lo scrocchiare di un tizzone dentro il camino, le fragole avevano altro odore come le rose. Spero custodire la sua voce dentro il mio cuore, non dimenticare mai ciò che è sempre stato salvataggio dalle burrasche del grigio. Lo conobbi grazie a mio padre, lo Zio aveva fatto omaggio alla Città di Catania, Esperienza Inestimabile. Aveva reso grazie anche ai Saloni del Palazzo Biscari, un tempo tramontato albeggiare nel presente, i miei occhi avevano poco più di cinque anni, e se ne nutrirono per l’eternità.
Statua Semenza, Il Giardino dentro il giardino (1mqdb). L’importanza della nascita di un Giardino dentro il Parco delle Carrozze. (Villa Bellini) – Desidero un Pianeta con Pari Opportunità. Mare Aperto 26/22 cm. Acrylic
Come mi ricordo le cose brutte, mi ricordo le cose belle. Si tratta di una matassa legittimata, alcune notti dovreste sentire come sgrida il vento! Se la Playa tornerà Oasi, la Sicilia Trionferà. Se prima non entri non sai come uscire! Tempi trascorsi nell’ordine del caso, fantasia portami via. Catania Visionaria Via Umberto