Ibla è sentimento, profondità del ricordo, emozione del passaggio. Respiro bambino, magia del mattino, poesia del tramonto, mistero della notte. Ogni pietra trascina dentro una storia che non dimentica e mantiene. Gioie e dolori, comunità unita dal codice e dalla memoria. Famiglie intrecciate, passaggi rituali, concentrici nell’interiorità del cuore che ascolta il respiro della montagna, dimensione narrata quanto dimenticata. Il passaggio dalla materia alla contemplazione dell’invisibile spazia nel tempo, solletica i tetti nel sogno fino alle prime luci per il ritorno al fiume, alla vallata, al candido Irminio. / Il Giardino delle Chiese, Antiche Strade Alberi Raccontano – Nettuno – Suoni d’Acqua, Battesimi in Festa – Principessa Mia Pietra Bianca, Semi di Fortuna.
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L’occhio del pesce
Dalle voci del Giardino dentro il giardino si gioca a fantasma nascondino. Uno, due, il tempo è finito fino all’ultimo secondo. Quanto è grande questo albero? Le radici arrivano fino a lontanissimo (Ficus Regina Margherita). 1 7 9 – Medito sul giovane sorriso di una madre, libero, leale, solidale, in perfetta armonia col creato. (Villa Bellini)
pineapple
L’unico modo per stare insieme è non separarsi dal principio. Bisogna essere fluidi per danzare con le onde. Piantare alberi non fa male, tutto il resto è superato.
Saturazione, il bagaglio è pieno dell’inutile sentire, il sentimento è colmo di plasticità in divenire, diviso, differenziato anche il colore della pelle oggi sembra dare adito a esprimere concetti sterili, parole trasbordano il quieto vivere dell’anima. Arte non autoreferenziale, arte di connessione, comunicazione, non si può tagliare una mela con un cucchiaio, bisogna avere gli strumenti, averne la consapevolezza dell’utilizzo. Questo un tassello del mio diario, una traccia made in Sicily.
The third flower
Sicily Fest May 17/18/19 – Boiler House, Brick Lane – Imprints of Peace London
Anime Narranti, l’angolazione di chi arrotonda gli spigoli. Ogni luna meriterebbe un canto. La notte mi piace la luce del fuoco, respirare lentamente. Un tempo l’uomo utilizzava l’esistenza per lasciare una traccia. Piccoli miracoli, donano crescita. Astratte parole di chi cammina a piedi, cambia il gommato alle proprie ruote, per valicare strade fuori confine, far prendere contenuto al proprio silenzio. Spiegare ai ragazzetti che ancora giocano a lanciarsi pietre, che esiste un mondo da salvaguardare. Per uscire dalla crisi bisogna vivere di generosità.