Quanto ci siamo allontanati da ciò che doveva essere! / Il Terzo Fiore (Chiesa del Monserrato) – Imprints New York (Casa Museo Sotto l’Etna) – Simmetria del Quieto Vivere, Speranza che non demorde. / Saranno circa dieci anni, che questo piccolo angolo di natura viene puntualmente deturpato. Moltissime piante, arbusti radicati e spezzati. Chi ci lascia la cacca del suo cane o la bottiglia della birra appena consumata. Ogni sei mesi, riempio buste di rifiuti, disprezzo di coloro che si riflettono nelle cattive azioni. Quanto ho sofferto per le continue ritorsioni che ha subito questo piccolo cosmo vegetale, rifugio di coccinelle e cicale. Sogno di ogni germoglio che partorisce stagione. Belle di Notte, ogni estate riempiono di colore quell’isolato. (Viale Leonardo da Vinci)
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Ascolto Schubert sonata D.959 four impromptus D.933 Rudolf Serkin. Copertina, una semplice margherita vista tra altre.
Sarà, ma ripercorro velocemente. Appello complicato, collezione sfatata, viaggio improvvisato, coraggio ritrovato, fuga dall’innato. Ritrovo natura, tra sbarre e confini, mi dileguo tra coccodrilli sfondo panna, follia e frenesia, chiamala anche energia. Cresco, cambio, ritorno, mordo la mela, la scelgo tra veleno e passione, continuo e incontro delusione, sempre solo mi ritrovo dopo l’alluvione, proseguo, trovo ricordo, tra una scivola e il mio regno mi confronto, sono pronto, fiori al cimitero, la morte è cambiamento, tutto cambia sia dentro che intorno, ma il sentimento, quello vero, come una corda ricorda. Mi clono, mi trasformo di continuo, e ogni giorno mi risveglio, mi assomiglio, sempre un pò più di me, ma non sono ancora pronto, farfalle, fiori e cicale, niente male, ma in collegio non ci torno. Non sono pazzo, non sono matto, sono curioso delle reazioni non tanto delle azioni. Mi piace soffrire, faccio palestra con sacrifici, non ho preferenze, mi tuffo, altre mi addormento, ma in genere corro, godo, esco, salgo, entro. Vengo premiato con risposte sempre più amare, sono medicina per la porta, non sono fuori, nemmeno dentro, provengo dal legno, sono serratura, sono chiave, sono azione. Sono fermo, eppure volo, volo con la fantasia, costruisco le ali del mio sogno. Colore contro epidemie, scrivo sulla sabbia, scrivo sulla mente, ho chiaro solo un cielo che tutto vede, lo respiro, lo ascolto, inciampo di continuo, porto con me il salto. Non capovolgo, vedo tutto capovolto e vivo dritto, cerco di incontrare la vita, cerco coincidere i sentimenti, ricordo l’inizio di ciò che verrà.