Mural Art Cortile delle Nevi. (I Tre Pesci e il Pulitore) / All’ingresso del palazzo c’è la mia gioia, Illumina il mio sentire di consapevole melodia. In una prossima vita, Mia dipingerà ed io sarò il suo mecenate. (Palazzo Speciale)
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Mazara del Vallo Visionaria
La poesia è una lettere d’amore indirizzata al mondo. (Charlie Chaplin) – Sfere Rispetto Pianeta 471/480. Tempio aperto al suono delle stelle, Benedetto sia il Nome dell’Infinito, In questo mare non c’è goccia che non obbedisca al Suo Sentire. Albero della vita, santità di ogni ramo che conduce alla foglia. Pavimento etereo della radice celeste, Risveglio di guarigione nel mondo terrestre, Cielo soave, Compatta è la sua gente, La voce dell’insieme contempla poesia, Ogni margine è colmo d’armonia. (Sicily needs love)
Trapani Visionaria
La fede è conoscenza del cuore e oltrepassa il potere della dimostrazione. (Khalil Gibran) – Sfere Rispetto Pianeta 421/430. Come se l’asfalto sia l’unica soluzione possibile, e il verde resta un colore indifferente. Ho realizzato delle forme con pietre di scarto, insieme sembra costituiscano un alfabeto. Una lingua molto amata dalle antiche radici della terra, L’esigenza di accostare respiro. Ritrovarsi dentro la causa, l’osservare di un battito che plana alla ricerca di specchi d’acqua. Affamata è la visione del rimediare, L’oggi e l’eternità, Meditare di un arcobaleno e di una nuvola all’incrocio, Sorseggiare lentamente dell’acqua dalla fontana, Riporre fede in ogni atto. (Sicily needs love)
Enna Visionaria
Niente è più nobile, niente più pregevole della fedeltà. L’essere fedeli e sinceri sono le eccellenze e le istituzioni più sacre della mente umana. (Marco Tullio Cicerone) / Sfere Rispetto Pianeta 381/390 – Sollecita il buongusto parlare, Argina la protesta senza testa, Restituisce contenuto alla parola, Limpida pervade ogni esistenza di questo creato, Rende trionfante lo spirito liberato, Eleva il perseguitato dall’ingiustizia, Leggera e soave dedica dovizia, Poetica generosa pellegrina in rosa, Non esiste distinzione tra il povero e l’ammalato che la sorte non abbia dato, Un passaggio per l’avvenire viene offerto dall’umile. (Sicily needs love)
Caltagirone Visionaria
Il cielo è una sfera infinita il cui centro è ovunque e la circonferenza in nessun posto. (Platone) / Sfere Rispetto Pianeta 301/310 – Rosa dei Venti Alberi Sonori, Inizio del Passaggio, Incontro del Salvataggio, Presagio dello Spirito, Incanto dell’Autentico, Primordiale Ricordo, Consolazione del Forestiero, Dispensa di Memoria, Narrazione del Cosmo, Ornato dallo Spazio. L’Essere genuino in un mondo artefatto è privilegio, l’autenticità del sentimento è cosa sempre più rara. Cerco fare introspezione, tirare fuori il ricordo di vite passate. Mio nonno aveva un roseto, con l’avanzare dell’età non essendo più potate diventarono quasi alberi. La natura di un bosco incantato, l’odore di un numero che pur essendo primitivo mantiene la fragranza che in tutto nutre sollievo. Silenzio, Patria degli Antichi. Il Profumo di un fiore è un viaggio.
Agrigento Visionaria
“Profondo è l’odio che l’animo volgare nutre contro la bellezza” Ernst Jünger – Stremati si torna al principio, Quando una scintilla illuminava civiltà, La comprensione si divideva col pane, Le porte erano fatte di contenuto, Al bussare veniva intonato benvenuto. L’occhio era abituato a vedere oltre, Sentire oltre le apparenze, Simmetria dell’armonico sentire, Consuetudine del rivolgersi pacato, Erano tempi illuminati dalla fede e il rispetto. / Sfere Rispetto Pianeta 251/260 – Deposito una scintilla del mio essere, cerco riprendere alcuni tratti dell’anima di un trascorso, li sintetizzo in un racconto, circolare diviene la rotta. Il tempo si manifesta attraverso le rughe. Lineamenti sottili si diramano dalla pietra al legno fino alla terra, e in tutto ciò che viene vissuto dallo spazio che attraversa l’esistenza. Geometria senza confini, memoria del vissuto, elementi visivi e invisibili. Umanità, imperatrice dell’apparenza ritrova la superficie della ricerca alle prime lettere, gli zeri preceduti da numeri, l’incognita. Un futuro incerto si riversa nella poesia di un lume ad olio, il cigolio di una porta diviene rivelazione.
La Radice in fondo al Mare
Mi trovavo in un Convento a San Giovanni Rotondo, ero in pellegrinaggio con la compagnia della parrocchia, un viaggio improvvisato e sentito. Un pomeriggio scesi in cortile e incontrai un sacerdote bislacco, profondo e leggero. Dopo breve parola, intenso affetto, entusiasti dell’incontro, abbracciati in preghiera, mi volle donare un raro testo chiedendomi di andare a trovare un caro anziano amico del seminario. Mi consegnò Il Poema dell’Uomo Dio, precisamente il terzo volume di tre, circa settecento pagine scritte da Maria Valtorta in letto di morte. Ci riabbracciamo e felice mi ricordò che al mio rientro in Sicilia sarei dovuto andare dal suo caro amico che risiedeva in una Chiesa arroccata ai piedi di Acireale. Avevo ventisette anni, un vespone grigio e tanti sogni, ero affamato da potermi permettere di viaggiare nel tempo attraverso quelle pagine così dolci e piene di candore. Ieri sera parlando con la Zia José, che giustamente mi rimproverava come mai non gli avessi fatto gli auguri di Pasqua, mi è tornato in mente un racconto di Gesù che paragona il cuore alla terra, e il dolce rimprovero l’ho sentito come rendere il cuore ancora più fertile. Oggi a distanza di vent’anni comprendo quell’ultimo testo da me letto, come l’iniziazione all’etere. / La Pietra d’Ingresso, La profondità di due rette connesse all’Universo, Alba Tramonto Mondo saturo di tessuti, Intelligenza Collettiva.
Viola, Algoritmi di Pace Cortile delle Nevi
Respiro Mediterraneo
Andiamo cuore del mio cuore! (Umano sentire) / Murale Respiro Mediterraneo, Palazzo Speciale – I fiori per la Madonna. Madre Donna, non bisogna utilizzare con leggerezza gli innumerevoli nomi rivolti alla Devozione / Parco della Vite, Via Monsignor Ventimiglia – Fontana di Proserpina – Piante delle Fate – San Giovanni Li Cuti, Scogliera Bellezza Inestimabile – Coni di Sale, Cortile delle Nevi – Stelle di Natale (Catania Visionaria)
Ore 16.53, si accendono le luci. Increduli sentivamo candeggina nella fontana, foglie ingiallire, canti ammalarsi (Il Parco Ritrovato)