Niente è più nobile, niente più pregevole della fedeltà. L’essere fedeli e sinceri sono le eccellenze e le istituzioni più sacre della mente umana. (Marco Tullio Cicerone) / Sfere Rispetto Pianeta 381/390 – Sollecita il buongusto parlare, Argina la protesta senza testa, Restituisce contenuto alla parola, Limpida pervade ogni esistenza di questo creato, Rende trionfante lo spirito liberato, Eleva il perseguitato dall’ingiustizia, Leggera e soave dedica dovizia, Poetica generosa pellegrina in rosa, Non esiste distinzione tra il povero e l’ammalato che la sorte non abbia dato, Un passaggio per l’avvenire viene offerto dall’umile. (Sicily needs love)
Archivio della categoria: PACE
Accompagna Sogni
Passione, Realizzazione, Costruzione. Impulso, Visione, Ricerca. Un Metro Quadrato di Bosco, Rimboschimento Creativo e Natura.
Acrylic 27/102 cm. Atreius Natura Primitiva (Legni di Mare) – Momenti Connessi Creano Memoria – Tela Salvata 70/40 cm. Fai del Bene e Scordatene (Bene Merentibus) – Siamo momenti di passaggio, insieme duriamo di più – Installazione 32/100 cm. Aldilà dello Spazio Risiede l’Impronta. Assorbito dalla Bellezza. (Visionary)
Quando la storia incomincia a divenire veloce
SUBLIMINAL ART
PACE A TUTTI
Pace a tutti. Inutile continuare a frammentare un corpo, lo Spirito vive in noi. Crisi di Coscienza, superflua scelta per pochi, parecchi voltano gli occhi all’economia senza democrazia.
Non parlate di crisi quando si risveglia una Coscienza che non conosce crisi.
Una Coscienza che non conosce economia, ma sviluppo, che non conosce sviluppo senza uomo, e che non esiste uomo senza anima, e che in tutto ciò che risiede, prevale su qualsiasi offuscamento, perché in Lei trona l’altare del giusto proverbio, della vera parabola, della parola del cuore.
Una Coscienza che vede nel prossimo il domani.
foto, Pietro Musmeci
COMUNICO
SCULPTURES 11.11.11
Disegni 2004 Claudio Arezzo di Trifiletti
CATALOGHI
INSHALLAH
INSHALLAH
Accendo una lampada, sono dentro la mia stanza, mi connetto alla rete, scarico il mio sentore, non mi importa giudicare, provo dolore per la morte, sia del bianco che del nero, mi piace la rivoluzione, mi dispiace la barbarie. Chi di vita viene privato può essere martirizzato, perché non processato. Provo dolore per la guerra e le sue barriere, per le armi e le sue bandiere.
Come un bimbo, sono arruolato nell’esercito dell’Immacolato, ho peccato ed ho imparato a riflettere sul sotterrato. Da lontano vedo luoghi, che vicino mi sembrano fuochi, è arrivata la notizia, tutti insieme la leggiamo, ma se poi ci ritroviamo sempre soli rimaniamo.
Il giudizio è rinato per condannare chi carnefice vuol restare, ma il cuore ha bendato chi gli occhi non vuole usare. Per guardare c’è rimasto un imbuto di dolore, un dolore sempre nato da coloro che non hanno amato. “23.10.2011”