Viaggio nelle onde, sento un non tempo che respira nelle rovine. Ristoro del luccichio che narra melodia del quieto vivere, prodigio dell’attesa. Battere le mani in sintonia col proprio battito, strumenti viaggiano nell’invisibile. / Giochi da tavolo manipolati, officine clandestine approvate. Da una rosa a un carrubo è un passo. Quanto ero indietro e quanto sono indietro. Sfere (21/30) Acrylic Painting Respect Planet
Category Archives: imprints
passion home
Plow
click poetic
Dipingo ciò che sento, sento ciò che dipingo, attraverso la pittura, decodifico ciò che non riesco a vedere ma a sentire. La dimensione è quella del pensiero, pensiero che non si immerge sul commercio di notizie, ma sull’orizzonte di una scintilla che è nata per amare. (Primavera)
concedermi una pausa con dentro l’infinito, concedermi un cerchio con dentro un mondo, concedermi un cielo con dentro un sogno, concedermi al nuovo giorno
Nessuno è inutile, siamo tutti indispensabili. Credo profondamente, che in tutti ci sia un lato vincente. Siamo foglie dello stesso albero. Tutto è possibile per chi crede, A volte mi sento come sospeso nel cielo. (Costruzione)
Shalom
21 Marzo 2007 – Breve pausa, avevo bisogno di zuccheri, e solo oggi posso capirne l’importanza, dopo aver passato una giornata con una persona speciale, un barbone come osiamo chiamarli, che si è fermato sopra il lenzuolo, e mi ha parlato in inglese, ma io non parlo l’inglese, e allora ha iniziato a parlare italiano, e poi parlava con i cinesi in cinese, con gli arabi in arabo, con i russi in russo, insomma conosceva tutte le lingue. Aveva gli stessi occhi di Babbo Natale, e quando gli chiesi il suo nome: mi ha detto alla fine del pomeriggio dopo aver camminato per isolati, seduto in molti caffè, averlo ascoltato per ore, sapeva molto sulla vita, direi di più, ed io pensavo, ma e’ Dio, ma se Lo fosse, mica lo confiderebbe, forse lo lascerebbe intuire, oppure, pensavo, e’ un ricco travestito da povero, le mani le aveva molto curate, la sua barba era pulita, la pelle sana, e non emetteva cattivo odore, ogni volta che gli chiedevo di mangiare un boccone Lui mi diceva, no grazie, Io ho il mio cibo, tu pensa per te, e gli ho solamente potuto offrire un caffè, mi parlava di una eterna guerra, del bene e del male, di sua madre, che era la più bella che ci sia, eppure Lui non l’ha mai vista, e nemmeno suo padre, Lui dice che suo padre è morto nello stesso giorno del Re Vittorio, o almeno questo ho capito, mi parla della monarchia, come un bimbo parla dei lego, di Mussolini, mi fa’ entrare dentro il suo mondo, ma non troppo, mi parla del freddo, della gente che guarda solo le apparenze, della sua vita, anzi delle sue due vite, si perché lui mi parla di queste due vite, io a volte non riuscivo a seguirlo, quello che diceva era troppo veloce, poi alla fine passiamo per un negozio, e mi dice quello potrebbe essere il mio nome, ecco sembra una fiaba e a me piace crederci, il negozio si chiamava Shalom. E con questo per oggi e tutto, ritorno a dipingere le impronte di Lexington, a vedere germogliare tutti i semi che oggi mi sono stati donati, da chi apparentemente non ha nulla, che ha pensato anche a prendere dello zucchero per il mio caffè, che alla fine, mi ha detto grazie di questo pomeriggio, che dopo che ho preferito dileguarmi per riprendere la mia storia, in sua assenza ora mi rendo conto che mi ha fatto dono della più grande storia.
SICILIA POLITICA
La Forza del Credo
Il miracolo del credo: il credo è la forza assoluta, è un dono, è un dono di ricerca. Essere disposti ad affrontare le mille domande, senza avere paura di smarrirsi perché la bussola è l’amore, l’amore per la vita.
Allora nel tempo avviene che troppe incomprensioni, incoerenze si incontrano, si soffre per le visioni che nella debolezza cedono a facili ascolti, visioni a volte giuste, altre sbagliate. Ma non importa, tutto va visto, tutto va sentito, tutto deve essere prima sentito, e poi visto, perché vedendolo possiamo girarci intorno, vedere la testa o la coda, il profilo, distinguerlo se inganno o verità, ma in entrambi i casi sempre insegna, basta distinguere. La forza del credo è credere a quello che si vede nell’aria. Lo vedi solo tu, devi crederci se vuoi crescere, devi soffrire, devi arare il tuo cuore, se vuoi che venga fuori un buon frutto, non devi dare ascolto al pubblico, ora il pubblico sei tu, gli altri sono semafori, sono complici, sono antagonisti, sono un tutt’uno in te, se tu lo desideri. La forza del credo è quando ti svegli, e hai la forza di attendere, di rinunciare a sudditare per il gusto di coloro che amano farsi sudditare, la forza del credo è costruire il proprio percorso, come quando si scende da un fiume, usando i remi per guidare il proprio essere. La forza del credo è quando credi, che tutto è uno, e uno è tutto, quando riesci a mettere il mondo dentro un chicco di riso, e fare di quel chicco di riso il tuo mondo. La forza del credo è quando ti svegli, ti addormenti, e sempre vinci il tuo drago, perché in ognuno di noi esistono draghi, che ci assalgono, ci fanno vedere tutto in maniera distorta. A volte ci fanno sentire le malelingue di un amico, che nella sua insicurezza si esalta abbassando la nostra presenza, noi soffriamo per la bassezza, ma solo lo scudo dell’amore ci protegge da noi stessi, dalla nostra rabbia, solo il tempo ci risponde vittoria. La forza del credo è farsi crocifiggere, per credere di risorgere, e risorgere per donare fede sul credo, perché solo la verità è realtà, l’inganno è frutto marcio, travestito da frutto buono, ma non ha nutrimento per la nostra crescita, ma solo nutrimento per il nostro terreno di ricerca. Prendete tutto il marcio del mondo, concimateci la vostra ricerca, non disprezzate l’inganno, perché è il frutto non curato, non siete voi, voi siete il contadino, che cura l’albero, non nutritevi di esso, riponetelo sul terreno, diventerà il vero cibo di vermi e radici. Ho visto vecchiette fare di una frittata la pace tra famiglie, ho visto anziani togliere mali attraverso spighe di grano, ho visto farfalle provocare col solo battito d’ali uragani, ho visto, e ho sentito nella fede, nel credo, e nella preghiera fatta a bocca chiusa, occhi chiusi, cuore spalancato, cuore che vive la passione, ho sentito forza, ho sentito soccorso, ho vissuto miracolo, miracolo visto nelle cose più insolite, nelle cose più piccole. Pregate con fede, pregate con cuore, augurate al Vostro nemico di trovare la strada del cuore, augurate ai Vostri carnefici, di convertirsi, perché loro non conoscono il dono della luce, augurate bene, non augurate mai male, perché il male continuerà a lacerarvi, continuerete a nutrirvi di frutti marci. La forza del credo è quando tu credi che tutti i nodi vengono al pettine, e quando sei pronto ad aiutare, e a farti aiutare, quando si sciolgono i ghiacciai, quando l’acqua fluisce, nutre, disintossica, rende fertile qualsiasi terreno, perché l’acqua è vita, vita che merita rispetto, perché anziana creatura dell’universo. Quanta passione per i Maya, per extraterrestri, quanta passione per L. da Vinci, quanta passione per tutto ciò che è stato scritto, ma perché non iniziamo a leggere attraverso la geometria di una foglia di una comune pianta, e non ritorniamo ad osservare la comunione tra formiche, oggi tutti oggi fanno corsi (termini assurdi) il mio corso, che seguo da tempo, è il cielo e la terra, mia maestra è la natura. Se butto un cerino in un pagliaio provoco un incendio, l’azione è semplice, la reazione è disastro, ogni nostra piccola azione ha delle conseguenze, anche tra estranei provoca delle conseguenze, anche tra chi non ci conosce provoca delle conseguenze, conseguenze che sono legate per sempre a noi, perché le abbiamo causate. << Siamo agnelli in mezzo ai lupi, bisogna stare restii come serpenti, e limpidi come colombe, e poi dobbiamo amare, amare, e ancora amare, e se qualcuno ci sta per ferire consideriamoci già armati perché non esiste spada più tagliente dell’amore >> (Gesù di Nazaret).
Non esiste protettore più importante, più potente di tutto ciò che ci circonda nel tempo, perché nello spazio tutto è compiuto, nello spazio tutto è. Credo che generazioni di specie, non siano altro che un battito di ciglia del Padre, per quanto l’uomo arcaico abbia pensato di edificare mura, castelli, templi, il Padre è molto oltre qualsiasi pietra, qualsiasi parola, il Padre è memoria, è coscienza, è luce, è sogno, il Padre è presente in ognuno, il Padre è il prossimo che incontri, il Padre è in te, il Padre è in noi.
La Passione
La Passione, Il Coraggio è Amore, il mondo ha bisogno di amore, pace è vita, nuova alba, alba dei giusti, coscienza viva in tutto. Sono cresciuto prima dai Francescani, in seguito dai Salesiani, scendevo le scale, salivo le scale, sempre mi inginocchiavo di fronte S. Domenico Savio, non dimentico nessun pianto, non dimentico nessuna gioia, il canto Don Bosco ritorna tra giovani e amor è sempre con me, insieme a Gesù, Gesù aiutami tu. La Luce è vittoria, in India, ospite da un albero dal buon frutto mi dissero, tu dovevi essere un’anima vicina a Gesù, io sono e vivo presso l’Immacolata Concezione, ogni notte mi rivolgo, e chiedo di pregare per noi, piccoli figli suoi. In India ho pregato con fratelli Musulmani, eravamo tutti insieme sotto la luna, ognuno con la propria fede, ognuno col proprio cerchio, ognuno col proprio petalo, petalo dello stesso fiore.
Non faccio distinzioni di religioni, non mi sento religioso, ma sento lo spirito del Padre in tutto, non conosco le ricorrenze, ma mi immergo sempre nei ricordi del Giordano, e mi trascino il fango ai piedi sopra tappeti di lussuosi alberghi. Un paio di mesi addietro sono tornato sia in Giordania, che in Israele, ma ho avuto paura, e non mi sono affidato al mondo. Quando scrivo, cerco traccia, per descrivere il momento. Oggi, ero al computer e mentre controllavo la email, all’improvviso le mie mani tremavano, il cuore gelava, sudavo freddo, quasi mi sentivo soffocare, come se stesse accadendo qualcosa di terribile alla mia famiglia. Ho telefonato prima a mia madre, poi a mio padre, in seguito a mio cugino, e tutto grazie a Dio era in ordine. Allora ho pensato, sarò stanco, e ho provato a riposare, ma non riuscivo a stare sereno, una grande ansia avvolgeva il mio spirito. Fino a prima, cercavo di capire, mi chiedevo se forse, visto che ieri sono uscito con un amico che non vedevo da tempo, ho pensato, sarà un calo dovuto alle birre bevute, e avevo accettato il mio malessere. Fino a quando mi ha telefonato mia cugina, dicendomi che si sentiva anche lei un po’ giù e mi proponeva di andare a visitare i Sepolcri, io ho dato piena adesione, come quando ti senti raffreddato la migliore cura è la cautela, quando mi sento giù, vuol dire che il mio spirito è ammalato, e la cura è la meditazione, e vicino casa c’è un ottimo posto dove meditare, il Monserrato. Poi in seguito, ho appreso che oggi veniva crocifisso Gesù, e tutto mi è stato più chiaro. Non sono religioso, ma amo lo Spirito a modo mio.
CALTAGIRONE
Coscienza significa essere presenti attraverso piccoli gesti. – La vita dentro un seme. Caltagirone credo sia l’esempio per l’intero globo dell’importanza della Coscienza Siciliana.
Lo scorso 22 Marzo ho inaugurato all’interno di un noto studio legale di Catania la visione del mio ultimo percorso “Bene Merentibus”. Personalmente ho indirizzato l’invito accompagnato da catalogo a più di 600 politici in tutta Italia.
09.02.2012 Illustre Maestro, ho ricevuto con vivo piacere il Suo nuovo catalogo “Bene Merentibus”, ricco di spunti di riflessione sul mondo e sulle problematiche umane che vengono riproposte e rivissute nella Sua interessante ottica artistica cosmopolita. Tra le tante opere presenti, mi ha molto colpito l’installazione del telo bianco su cui camminano nel mondo varie persone di cultura disparate, con le loro vite, i loro pensieri che quasi si imprimono in quello spazio neutro significativo, acquisendo una dimensione universale, quali passi di preghiera, ruote tibetane per recitare il mantra della Vita. Desidero congratularmi con Lei per la profonda ricerca artistica e spirituale intrapresa e, nell’augurarle di proseguire con serenità il suo percorso creativo, ringraziando ancora per il dono, Le porgo miei più cordiali saluti. Prof. Francesco Pignataro