Mi ricordo come non ti davi pace per i lavori della metro che facevano tremare il palazzo, per il prezzo del pane. Quante cose ci raccontavi, e quanto esempio ancora vive. (Cicetto)Poveri ragazzi indottrinati da una televisione senza scrupoli, ballano dentro una casa che prende fuoco. Ci vorrebbe decoro, rispetto e pudore, cosa sempre più rara in un mondo preso d’assalto dall’arrivismo. Una popolazione privata di un bene oltre che della salute. Dentro quel parco come in tutta la città, l’unico investimento utile che merita considerazione è la piantumazione di alberi, siamo al collasso di ossigeno, oltre che di veleni nell’aria sempre più incandescente. L’acqua delle fontane viene costantemente riempita di cloro, avvelenando la fauna, anziché essere riutilizzata come fertilizzante d’irrigazione. Avrei parecchio da precisare riguardo le risorse che un giorno potrebbero valere assai più dell’oro. Dopo questo scritto sono cosciente che nuovamente sarò intimorito dai provocatori, l’ultima volta una macchina proprio dentro il parco ci ha quasi investiti perché la Mia ombra era senza guinzaglio. La cosa più raccapricciante per me sono le stesse istituzioni che patrocinano tale impoverimento intellettuale. Il Parco delle Carrozze in memoria di coloro che una volta le possedevano merita alberi, una cifra pari a due milioni di euro (2.000.000) per la Rigenerazione della stessa Villa Bellini non capisco come non possa avere il giusto risalto mediatico e coinvolgimento dei fruitori del parco, quasi silente e sotterrata, tutto l’interesse è rivolto ai concerti. Mi auguro quanto prima possa essere preso in considerazione questo sogno, aldilà di tutta la fuffa inutile a dirsi visto anche la presenza da molte settimane di un autoarticolato all’interno del parco. (Il Giardino dentro il giardino)
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arte contemporanea
Claudio è un mezzo scelto per manifestare. La natura è specchio dell’arte, al punto che sarebbe possibile comprendere e spiegare l’universo tramite semplici congetture artistiche, tenendo fermi in mente che sia la verità sia l’artificiale poggiano sull’arte. L’uomo, strumento della tangibilità, è mezzo dell’arte medesima; l’artista si dona alla natura ed essa diviene manifesta, trovando giovamento reciproco: voluttà per una creazione ed illusoria manifestazione. I dipinti di Claudio sono stati bussola cognitiva di questa percezione esistente: famiglia, scienza e spiritualità. La famiglia è silenzioso abitante dei quadri di Claudio: la famiglia prima sede dove si comprende il significato più profondo dell’ esistenza, in cui il legame tra le reciproche vite si porta oltre il concetto stesso di famiglia trasformandosi in qualcosa di ossessivamente profondo, intersecato, incollato, pitturato, confuso, connesso, furente ma devoto e sicuro. Il mondo è famiglia, io sono famiglia, loro sono famiglia. Il cosmo e l’universo intero sono famiglia, intesa come legame ontologico e viscerale tra spiritualità e materia. Claudio esprime la Famiglia nei suoi dipinti e la Famiglia usa Claudio come strumento per manifestarsi. La scienza ordina. La scienza modella per ordinare, è strumento tangibile ed attraente per palesare Arte. La Natura e la Scienza che la governa e regola sono conoscibili attraverso svariati strumenti; quando osservo con un microscopio a fluorescenza rivedo nozioni naturalmente espresse ed evidenti nei disegni di Claudio, essi stessi sono ulteriore strumento di conoscenza di natura scientifica: fotografia espressiva di un soggetto che osserva l’universo e lo blocca, per un lungo tempo, non come mera immagine, ma come essenza, attraverso l’arte pittorica, la più antica e primordiale delle arti espressive che l’umanità ha sperimentato. Peculiarità e tratto distintivo dell’arte pittorica di Claudio è il carattere spirituale che emerge dalla capacità di formarsi tra l’errore e la consapevolezza, conflitti e legami, per una crescita ed una razionale evoluzione spirituale, esaltando l’interiorità degli uomini, delle cose e degli stessi elementi; esso ne acquisisce specifica competenza imparando a realizzare un agire sapiente per poterlo poi trasmettere agli altri, alle altre cose, da quelle naturali a quelle artificiali fino a restituire all’arte un dono prezioso: il divenire. Descrivere e spiegare i dipinti di Claudio non è altro se non descrivere Lui, un ricercatore, uno scopritore sapiente che come loro opera per trasformare ciò che incontra in un unico organismo capace di generare crescita e libertà, ma sopra ogni cosa verità. I tuoi quadri sono atti d’amore. / Tua cugina Marialaura
experience art
dormire
un testo senza testo
ART IS LOVE
L’importanza di un atto poetico, l’importanza di mettere in atto l’amore per le proprie idee. Quell’Amore che serve a scuotere le Anime di ognuno di noi, perché divinamente siamo tali: individui colorati che influenzano la visione globale, la Visione Divina. E solo unendoci, girando vorticosamente formiamo Luce. / Photo Marialaura Ontario – Collaboration Ottavio d’oTs – Project Claudio Arezzo di Trifiletti – Painting: Il Divino “316-2010”
Catania – Giovedì 22 marzo ore 18.30 – BENE MERENTIBUS / Giornata mondiale dedicata ad un bene insostituibile: l’Acqua, all’interno dello Spazio Fluido in Viale XX Settembre 28, in contemporanea all’esposizione delle ultime opere di Claudio Arezzo di Trifiletti, verrà presentato il progetto “Italy needs love”, sequenze di immagini volte a creare un documentario artistico o a comporre un corto subliminale, il cui fine è scrutare le opere nei particolari del patrimonio culturale del nostro paese.
COMUNICO
QUANDO NELLA TUA BICI HANNO TOLTO I PEDALI NON TI RESTA CHE SCRIVERE.
CATALOGHI
Un ricordo dell’amico Luciano Benigno che mi ha voluto fare dono di una sua creazione. Donarsi per condividere. Un frammento di tela
SPRAY style magazine
23 Ottobre – Novembre 2011 arte di Gabriella Martines / L’unica cosa che posso, o credo d’aver scelto, di creare, costruire solide realtà nel tempo.
Un groviglio di forme e colori a rappresentare la complessità di un artista clandestino con una grande anima. Un insieme di corpi che raccontano la vita che si muove in un tutto unico. Claudio Arezzo di Trifiletti dipinge umane sensazioni attraverso eventi sperimentali, dove stendere un telo in terra testimonia non solo un passaggio ma l’imprints, poiché tutti noi lasciamo un impronta e un segno in questo mondo.
La tua ricerca ha una ricaduta d’interesse sociale a livello globale. Da cosa nasce questa multiculturale “intersezione di visioni”?
<<la mia ricerca non so definirla una scelta totalmente personale, credo ci sia qualcosa in più nella vocazione artistica. L’unica cosa che posso, o credo d’aver scelto, è di creare, costruire solide realtà nel tempo, contribuire ad un processo globale facendo mie le parole di Seneca: “Più volte sono stato in mezzo agli uomini e meno volte sono tornato uomo”. Ma non sarei stato, se non avessi vissuto. La mia ricerca nasce quindi da un attaccamento a tutti coloro che incontro. Credo che io non abbia alcun merito per quello che riesco a sviluppare, il merito è solo della pazienza, del silenzio che riesce a farsi ascoltare dal mio cuore. Quello che intendo dire è che quando si arriva a questa fase si è pienamente coscienti che l’Arte non è l’opera in sé, ma quello che risiede dietro l’opera.>>
Si può definire la tua una forma di arte metropolitana?
<<Non posso essere classificato solo come artista metropolitano. Anche gli “Imprints” sono una manifestazione metropolitana, ma tutto serve per creare altro. Senza le performance non potrei fare le installazioni e senza le installazioni non arriverei a partorire i video o a fotografare, a scrivere, e così via, a lasciarmi trascinare dal fiume impetuoso che non mi lascia mai un attimo.>>
Ritieni che l’arte abbia ancora oggi un valore salvifico?
<<La salvezza proviene dalla Luce e l’Arte può solo raccontarla, può anche farcela vedere ma non è luce. Però, anche se non è luce, resta il mezzo più veloce per narrarla. Quindi, posso affermare che l’Arte sia la forma più immediata per mostrarci la Verità, ma non è Verità. Picasso diceva: ” L’arte è un’inganno che ci racconta la Verità”.>>
Quale attività artistica, fra quelle che hai sperimentato, ti rappresenta maggiormente?
<<Non posso rinnegare o premiare nessuna forma in particolare. Ad ogni forma d’Arte sono grato perché mi ha formato. Ma potrei affermare anche che domani tutto questo mi porterà ad altro ancora. Sono grato alla Vita che mi ha mostrato in tutto quello che era ciò che sarebbe stato. E ringrazio tutte le salite, i roveti, le buche, e tutti gli imprevisti che erano scritti nel mio percorso, perché mi hanno raccontato una storia in più>>.
PIAZZA ABRAMO LINCOLN – CATANIA
Piazza Abramo Lincoln Catania
E’ la piazza dove a volte,
riesco ancora a vedere il sole trapassare le foglie,
i rami giocare col vento,
le radici raccontare la loro storia.
“Siamo attimi di uno Spazio Infinito”
346 etnapolis
Mi sento servo di una meccanica senza ingranaggi, servo di un cuore che sente per vedere, questo è il motivo per cui dedico le trenta tele nate dagli ultimi Imprints 2010, a Aung San Suu Kyi.