E’ un pezzo di plastica, ma il suo luccichio mi ha chiamato, ho deciso di portarlo con me. Non ha alcun valore, ma in questo momento nel mio essere diventa contenitore di memoria, per ricordarmi non solo dei sogni ma anche del passaggio. Mi adopero nel prendere appunti, diventano frammenti che incontro e faccio incontrare nello spazio che vivo. I miei occhi, il sentire quotidiano in contatto col presente, guida l’osservare. Ogni cosa riprende valore, esiste perché incastonato nel flusso, diventa bellezza che racconta a bassa voce. (Doni del Mercato)
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Indipendente
I Tre Pesci e il Pulitore, Impronta Arte Involontaria, Sala Consiliare Rispetto Pianeta. (Cortile delle Nevi) / Azione Salvifica – Mi rivedo bambino, nulla è cambiato da quel principio inoltrato. Gli alberi, le braccia, il cielo sopra e sotto resta il riparo del suo andare, ancorato al mio stare. Respiro un mondo che sempre più sembra deteriorare quel bene che radica nascosto da occhi indiscreti. Piccole onde accarezzano i ciottoli di una spiaggia isolata, incontaminata, dove i granchi ancora fanno festa, e da lontano è possibile scorgere gli aquiloni volare nella tempesta. Fili, collegano, raccontano l’indecisione di coloro che non desiderano dare adito alla delusione. Un mondo prefabbricato, la roccia cede al polistirolo, la goccia fa eco dentro l’antico pozzo. L’importanza di un passo che segue impronta, danza dentro la rotta che ormeggia nell’isolato oltre la barriera, una sola bandiera. Bianco è il colore che illumina la base della cromia, ogni anima è opera di questo sogno.
Equilibrio dei Mari
La pazienza è la più eroica delle virtù giusto perché non ha nessuna apparenza d’eroico. (Giacomo Leopardi) – Erano le continue testimonianze ad evidenziare lo stato delle cose. L’invidia verso chi sentiva lo spazio come alleato, portava coloro che detenevano il potere nella miseria, accontentandosi di fallire pur di non cedere il timone. Vagavano per un’odissea di disappunti, quando la causa e la risposta era insita nella sopraffazione.
Il mare si è rifugiato nei profondi abissi
Gli spiriti liberi, lontano dalla limitazione dettata all’umano pensiero, realizzano in sinergia arcobaleni di unione, di ricreazione. Il sentimento non è acqua, il respiro non è aria, il sapere non è sale per la pasta, i ricordi, le memorie, la radice che ci congiunge nel tempo. Lo spiare dalla torre di una strana luce in lontananza, la fuga sopra un vespone dalla noia di un’apparente prigione. (Mia) / Caserma Esposto Blindato
Una semplice margherita che prospera ai raggi del sole
E come i semi che sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera. Fidatevi dei vostri sogni, perché in essi è nascosto il passaggio verso l’eternità. (Khalil Gibran) – L’arte ha profondamente cambiato il mio essere, quel seme nato dalla bellezza era sempre presente, la rivelazione fu trasposizione nel bene in quanto bello. La pittura, come qualsiasi creazione ha dentro il pensiero che la rende prima che visibile, sentimento. Nel volto che professa il bene risiede il bene, senza nessuna maschera. Oggi parlare di pace, di amore significa fare rivoluzione, una semplice margherita che prospera ai raggi del sole. Spirituale è la condizione di ogni essere in terra, la potenzialità del liberarsi dagli archetipi contemporanei che inducono al competere, il volere essere parte non primordiale, ma semplicemente unitaria. La condivisione di un pensiero non cerca approvazione, esalta semplicemente la propria convinzione. Bisogna esserne convinti se si vuole attraversare l’oceano, bisogna prepararsi alle mareggiate e ai rischi del profondo mare, custodire interiormente una luce che possa illuminare nelle notti buie, che possa scaldare nei giorni freddi. (Realizzare un sogno)
Assai il tempo che esisto alla luce del sole
E’ stato un lungo viaggio, Desideravo da tempo tornare per comprendere, La Sicilia è una terra che non ha eguali in cima al mondo com’è vero che il Tibet è seconda patria spirituale nel mio essere. La Sicilia ha una voce che ti guida all’origine, all’ombelico delle emozioni. Memoria che racconta attraverso le semplici cose, il guardare di un aquilone. Ogni passo è un volo sempre più in alto, Lo spirito candido racconta attraverso il viaggio, Profonda è la radice che ha soccorso e guarito, Sotto le onde del mare risiede respiro, Una scoperta era l’origine. Non esisteva divisione di mondi, il Tutto era Uno, Pulsante è la vita di ogni particella di creato, Stringimi forte fammi sentire il tuo affetto, Energia di buone azioni è il giusto nutrimento, Una terra che riconosce l’appartenere all’isola del mare, Una pietra che abbraccia l’infinitesima parte del sogno. Nobiltà della realtà, riflesso dell’anima che aleggia senza distinzione di colore, Una sola voce dolcemente sussurra calore, La soluzione custodisce azione, Spirituale è la forma, Meraviglia caritatevole, Un pozzo di nettare diretto al fiore, Vento soave accarezza lo spazio, Figli del tempo sono le creature che scandiscono l’avvenire, Pace è condivisa in ogni saluto di speranza. (Trapani Visionaria)
Una città che deve necessariamente rallentare la marcia
Vincenzo Bellini di Giulio Monteverde (Piazza Stesicoro), Anfiteatro Romano, Salita dei Cappuccini, Occhio, Via Etnea (Sapienza), Fiera Cuore Pulsante, Largo Paisiello. (Catania Visionaria) – Le tue preghiere sono vive dentro la mia casa. Nessuna mela viene al cesto da sola. Oggi mi hanno detto che forse nel pomeriggio pioverà, il cielo da tempo sembra essere mutato. (Tutti i Santi)
La Radice in fondo al Mare
Mi trovavo in un Convento a San Giovanni Rotondo, ero in pellegrinaggio con la compagnia della parrocchia, un viaggio improvvisato e sentito. Un pomeriggio scesi in cortile e incontrai un sacerdote bislacco, profondo e leggero. Dopo breve parola, intenso affetto, entusiasti dell’incontro, abbracciati in preghiera, mi volle donare un raro testo chiedendomi di andare a trovare un caro anziano amico del seminario. Mi consegnò Il Poema dell’Uomo Dio, precisamente il terzo volume di tre, circa settecento pagine scritte da Maria Valtorta in letto di morte. Ci riabbracciamo e felice mi ricordò che al mio rientro in Sicilia sarei dovuto andare dal suo caro amico che risiedeva in una Chiesa arroccata ai piedi di Acireale. Avevo ventisette anni, un vespone grigio e tanti sogni, ero affamato da potermi permettere di viaggiare nel tempo attraverso quelle pagine così dolci e piene di candore. Ieri sera parlando con la Zia José, che giustamente mi rimproverava come mai non gli avessi fatto gli auguri di Pasqua, mi è tornato in mente un racconto di Gesù che paragona il cuore alla terra, e il dolce rimprovero l’ho sentito come rendere il cuore ancora più fertile. Oggi a distanza di vent’anni comprendo quell’ultimo testo da me letto, come l’iniziazione all’etere. / La Pietra d’Ingresso, La profondità di due rette connesse all’Universo, Alba Tramonto Mondo saturo di tessuti, Intelligenza Collettiva.
automi
east pier
Sembrano quasi ferme le luci della città che si scioglie nel blu denso del mare della sera. Brillano impercettibilmente. Una danza di piccole onde. Ma quando hai bisogno di poesia fai tacere gli occhi. L’inganno scalda il cuore per un pò. Se riesci ad accogliere l’aria dolce di ottobre e ti lasci andare e crolli puoi anche sognare altri orizzonti. Può capitare a ottobre sul far della sera.