In genere nei paesi arretrati, Italia compresa non essendoci scuole specializzate, anche i bambini prodigio vengono considerati autistici. Per me l’autistico ha dei grandi doni. Numero primo, non poter apprendere con metodi classici, quindi in totale sconnessione dalla classe. Purtroppo sono rari i professionisti in condizione di poter comprendere, anzi oserei dire che sono molto combattuti. In tenera età, ricordo avevo problemi d’apprendimento, mi affidarono ad una grande persona (Prof.ssa Tirreni), che in seguito entrò in contrasto con l’insegnante. Lei facendomi adoperare il metodo specifico, riusciva a farmi risolvere il compito in pochissimo tempo, però questo non poteva essere accettato. Ricordo ci fu una diatriba che i miei genitori si rifiutarono appoggiare, e quindi mi ritrovai in un mondo tutto mio, isolato. La situazione è triste, perché la verità è scomoda, conviene che queste rarità cadano in depressione o addirittura si autoannientano, perché potrebbero mettere in difficoltà la media.
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