Quando si riposa troppo, l’energia come l’acqua stagna. Quando si lavora troppo, il cuore come la terra, si inaridisce.
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time
Padre contro figlio, amico disonesto, amori corrotti, lingua senza giudizio, rancori disperati, occhi sfiatati, abbracci rinnegati, quasi strangolati da un sorriso che ha sempre mentito, leggo ciò che scrivo, vivo come un falso divo. A volte capita che mi distendo, faccio scivolare rabbia e rancore, mi sdraio nel mio cuore, respiro tepore e ritrovo quella parte che mi aveva fatto albeggiare il mio umore. Per fratelli, famiglie, e anime incomprese, lancio una palla, che possa girare, raccontare e soprattutto contaminare, chi di rabbia è stato violentato, nella purezza spero possa incontrare, perché quello che ci ha fatto scontrare non ha colpe dentro il nostro respirare, è solo conseguenza di chi vuol dominare, dimenticando che fiumi, montagne, e creato hanno sempre dato, senza mai chiedere un buon tornato, hanno sempre amato senza mai fare i conti con l’operato, lo hanno fatto per istinto incontrollato. Hanno bandito chi bendato volesse il neonato, e hanno incoraggiato chi di amore volesse il coltivato.
diary
sempre avuto un debole per il Tibet
La mia essenza
Sono deluso della mia gente, sono inasprito nella mia mente, non è che non ricordo più niente, è solo che godo raramente. Godo del sole e delle stelle, godo dell’amore e delle sue sorelle. Non desidero dare caramelle, desidero dare tono al frastuono, dare orecchio al sentirmi quasi vecchio. Le speranze sono gioie posdatate. Le medaglie sono cucchiaini leggeri. L’acqua è il sangue della vita. L’aria è l’odore della vita. La luce è il vestito della vita. Questo è quello che conosco, eppure sembro un tipo losco, è vero mi corico dentro un bosco, le foglie sono i miei pensieri, adoro fare parte del mio bosco, contaminarmi della terra, innaffiare le mie fiabe, sono belle, sono salve, lotto per allevarle, sono come le farfalle, delicate, corrono per lo spazio, volano nello strazio, pesano sopra il mio braccio.
Chiedono perdono per i fischi e il frastuono. Sono in cerca di una posta, che mi dia la risposta, che i miei occhi possano sentirla, che il mio cuore possa leggerla, che il mio essere possa afferrarla e mai abbandonarla, che sia continua domanda, per sfamarmi dalla mia ansia. Ansia di fermarmi all’apparenza, ansia di non ricordare la mia assenza, ansia di perdere la mia essenza.
casa museo sotto l’etna