Piccoli Mondi Connessioni Poetiche

Tuoni, lampi e cambiamento, nuvole in movimento, la notte all’improvviso ombre nel silenzio. Scricchiola il legno, antico il sogno di chi si raccomanda nella preghiera. Pace e amore, corridoi paralleli. Vita e morte, futuro e passato, presenza dell’alba, luna riposa, guarisce ferite di chi la terra non ha compreso. Piccole gioie, sguardo al domani, dispensa fiorisce, tavole accolgono solitari, pastori di quest’era che del giorno ne hanno fatto primavera.

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Manifesto

Seguendo il fiume era possibile arrivare al mare, ogni cosa era più lenta, le distanze con più ricordi. Borghi tra le montagne, carovane nell’incanto del mito, il sorriso di quell’isola che dell’amore ne aveva fatto viso. (Mazzarò)

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Bambino sentivo le urla di quei colossi vegetali, ulivi, carrubi che avevano trascorso secoli di sole e di luna, di pioggia e vento, conoscevano molto ma stavano in silenzio. Le urla erano struggenti, correvo lontano, piccino non capivo come l’adulto non comprendesse di cosa fosse divenuto servo, più le macchine insistevano, più dalla profondità della terra si udivano quei suoni simili al pianto di un infante in una notte di temporale. (Un Metro Quadrato di Bosco)

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Notte Buona

In quella casa erano entrate molte persone, avevano appreso e sostenuto il viaggio, nel calore di un familiare si ritrovavano testimoni di una relazione ancora più antica. Ogni cosa racchiudeva un passaggio di vita, esperienze condivise, testimonianze d’affetto. Forza della fragilità, pranzi di riconciliazione, luci di candele tra il disegnare del pensiero.

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Un suono costante stava iniziando svegliare le creature tanto amate. (Fantasia Contemporanea)

Il fuoco prese per mano l’acqua, il vento e la terra si sposarono, dall’antico pozzo nacque un nuovo sole, la pace inondò gli oceani, il padre e il figlio si strinsero alla madre, la notte sembrava ascoltare il canto della giovane luna in ogni cosa manifesta. (Decontestualizzazione Sentimentale) – Camminare per le strade secondarie permetteva a volte un grande privilegio, respirare quell’aria tanto viva, che veniva dal mare, dalla montagna, lontano dai rumori del traffico. / All’improvviso la luce si indebolì, una nuvola stava attraversando il sole al tramonto.

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Involuntary Art Respect Planet

Prendeva appunti e lasciava che gli stessi gli ricordassero quei momenti, erano date, nomi che si rincontravano dopo tempo, che si rinutrivano della stessa sostanza. Manifestava il suo sentire, dolce di protezione, sognava un mondo in divenire. Ogni stella era scoperta, la profondità del mare, gli abissi del cielo, la geometria degli incontri, la voce del respiro. Per quell’anima il Cantico rappresentava l’inno di tutti i tempi, la gloria alla vita, la devozione al creato, il rispetto del più fragile, il calore dei raggi del sole, la rugiada al risveglio, la veste di un quotidiano che nell’intimo rivolgeva parola col cuore in mano. (Appunti di un Diario Visionario)

prendeva appunti e lasciava che gli stessi gli ricordassero quei momenti, erano date, nomi che si rincontravano dopo tempo, che si nutrivano della stessa sostanza

Manifestava il suo sentire, dolce di protezione, sognava un mondo in divenire.

Ogni stella era scoperta, la profondità del mare, gli abissi del cielo, la geometria degli incontri, la voce del respiro.

Sapeva del Cantico e dell'inno che Rappresentava

Colori di Memoria

Questo murales presenta una composizione astratta che richiama, per certi versi, l’estetica cubista e il linguaggio pittorico di autori come Picasso o Miró, reinterpretati in chiave contemporanea. Le forme frammentate e gli incastri di linee e campiture di colore suggeriscono un dinamismo interno, quasi una narrazione che si svolge in simultanea su più piani visivi. Le figure, pur non essendo immediatamente riconoscibili, lasciano intravedere profili umani, animali e simbolici: un volto stilizzato al centro, forme che ricordano uccelli o pesci, e una gestualità che sembra evocare il dialogo tra uomo e natura. L’uso del colore è equilibrato e ben calibrato: toni caldi (giallo, ocra, rosso) si alternano a freddi (azzurro, grigio, blu), creando una tensione armonica che dona profondità alla superficie muraria. La tecnica appare accurata: i contorni netti e spessi conferiscono forza strutturale all’opera, mentre le campiture riempite con texture granulari offrono un effetto tattile interessante, in contrasto con la rigidità geometrica delle linee. Sul piano concettuale, il murales sembra riflettere un’idea di “caos ordinato”, un intreccio di forme che rappresenta la complessità dell’esperienza contemporanea. L’artista come suggerisce la firma @sicilycontemporaryartist – si inserisce nel solco dell’arte urbana mediterranea, che fonde radici locali e linguaggi globali. In sintesi, è un lavoro di notevole equilibrio tra astrazione e narrazione, dove la spontaneità gestuale si combina con una costruzione razionale dello spazio, rendendo il muro non solo supporto, ma superficie viva di comunicazione visiva.

Toccava con l’anima l’impronta del suo fare

Il rumore della saracinesca era uguale a quando giocava sotto in cortile, proprio in quel letto che aveva assistito i nonni, toccava con l’anima l’impronta del suo fare. Tutto si compiva di trasformazione, la polvere del tempo era parola portata dal vento, il colore sigillava un nuovo ciclo. La forza dell’immaginazione, il trascorrere il ricordo come attimo presente e futuro. (Corpi d’Argilla Dipinti d’Oro)

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e così tutto si compiva di trasformazione, la polvere del tempo era parola portata dal vento, il colore l'avrebbe sigillata per un nuovo ciclo.

La sua vita era permeata da ricordi, i ricordi erano il seguito di una storia presente

Sullo sfondo un campo di combattimento tra cavalieri di diverso orientamento. La finestra, omaggio al Vulcano e alla Santa. Scelte, equilibri e viaggi, il sale come cristallo di guarigione. Sperimentava la vita per apprendere, attraverso la coscienza, la saggezza resisteva alla stoltezza. Il dolore per l’assenza di un mondo sentito, non smetteva di ricordargli la Stanchezza nel Volto del Padre. (Il Terzo Fiore) / Non aveva conosciuto i fiumi della Moldavia, anche se lo accompagnarono a spogliarsi di ricordi legati all’intimità dell’esperienza. Veniva difficile comprendere il suo interesse, una signora gli domandò se fosse disoccupato, provava a piccoli sorsi descrivere il mondo che custodiva. Osservava, trascriveva e documentava, cercava dalla memoria sentimentale un accordo col tempo, un varco nello spazio. \ Quanta energia nel realizzare quell’intreccio di foglie di ficus, spinto dalla visione, ogni giro di corda pensieri si riallacciavano, come a voler benedire quella danza irrefrenabile fino all’ultimo nodo. Lui, è un guerriero della luce, guarda dall’alto, irradia col suo abbraccio la libertà e la purezza, la corda sempre utile per ogni evenienza. | Ricordo Pietra Bianca Siracusa. (2004)

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i fiumi della Moldavia li sentiva come familiari

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Poetica Filosofica Living

Con poco, basta davvero poco, l’essenziale che sia nutrito da sentimento. La sabbia del mare è incredibilmente brillante, si respirano molte voci provenienti dal profondo mare. La speranza trova alloggio. Una mela, gustosa e succosa mi accompagna nel ricordo. Un martello di legno, un secchiello, una scala sorregge conchiglie, un filo di cristallo resta immobile allo scorrere del tempo. (Oasi Playa)

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Mondi Paralleli

Ogni cosa col suo tempo, ogni cosa col suo sapore. Se ogni cosa avesse il rispetto dell’anima che sente, ogni momento sarebbe ricco di riscatto. (Mezzanine Living) / Stefania, le Anime anziane vengono forgiate fin dall’Infanzia, hanno cuori che sentono il profondo, occhi che ascoltano e trasformano, sono in missione per riscattare il pensiero smarrito. (1) \ Appunti di un Diario Visionario. (Casa Museo Sotto l’Etna)

il tempo passa i ricordi restano

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