La Porta di Ezechiele, Sant’Agata ai Cappuccini, Giardino Ibleo – Sfere Rispetto Pianeta (51/60) / Quante cose passano inosservate ai nostri occhi? Piccoli miracoli sono costanti dinanzi al nostro essere. Non conosco estraneo che mi porga la mano. Passeggiando capita che incontro e rincontro, dico sempre: abbiamo chiuso un cerchio! Ogni persona ha una storia, scorgerla è arricchimento. La gentilezza addolcisce la mente, distende il cuore, è testimonianza di un mondo migliore. (Ibla Visionaria)
Archivio tag: arte involontaria
Interiorità della parola
Rimediare è un dovere, il limite è stato oltrepassato, le risorse barattate col nulla, la parola svuotata di contenuto, la coscienza è chiamata al risveglio. L’essenziale, le Palme insegnano vivere con poche gocce d’acqua. La Terra Trasforma, conserva, matura Vita. Non mi piace quando Mia sta con la faccia a muro, per questo la porto sempre con me. Il rifugio di un ragazzo che porta il pane in bici, un postino che bacia il suo amore in piazza, una curva che inaugura il sorriso, un fischio che chiama un riccio. Una pigna, un fuoco, una visione di un mondo che si rispetta con tutto il cuore. – Mi chiedevo se sotto la strada avessero lasciato la pietra antica, credo abbia altra consistenza (Sezione Municipio – Via Garibaldi). – Sono stato stupido a ritenere molti più intelligenti. Non sono cattivi, stanno solo dormendo.
Sentimento della Pietra, Silenzio della Luna
Pulisco due bicchieri, do due pennellate. Accendo il fuoco, pianto un chiodo. Faccio il punto della situazione, prendo nota. Da grande voglio essere un piccolo Giammona
Agrigento Rispetta la Pietra – Riccio di Mandorle /Gentile, il latte della terra – Luna nostalgica. A volte a distanza viene meglio comprendersi (23/23)
Prova a farti una doccia e metterti dentro il mare. Azione, dono alchemico, iperattività. Costanza della missione, speranza nel sentiero, prudenza del percorso. Lealtà dell’innocenza, peso del gioco, una frase di buon augurio. – Roma in festa. Il tempo sembra volare ma in te mette sostanza.
(Il Giardino dentro il giardino)
Siamo i domiciliari dei nostri demoni, si prega rafforzare la porta. (29/20 cm)
Accompagna Sogni
Passione, Realizzazione, Costruzione. Impulso, Visione, Ricerca. Un Metro Quadrato di Bosco, Rimboschimento Creativo e Natura.
Acrylic 27/102 cm. Atreius Natura Primitiva (Legni di Mare) – Momenti Connessi Creano Memoria – Tela Salvata 70/40 cm. Fai del Bene e Scordatene (Bene Merentibus) – Siamo momenti di passaggio, insieme duriamo di più – Installazione 32/100 cm. Aldilà dello Spazio Risiede l’Impronta. Assorbito dalla Bellezza. (Visionary)
passion home
Melodic Visions
Cattedrale di Sant’Agata – Via San Calogero Natura Protegge – Primitivo Verde Urbano – Foglie Forme Geometriche – Bar dei Miracoli Pozzo di Gammazita – Pianetini di Pace Catania. L’amicizia, sempre stato un punto fermo. Tempo del Silenzio, Visione Melodiche.
Social Dreams Catania Villa Bellini
Ascoltando il vuoto perdo l’equilibrio. Luoghi immaginari, Realizzazione.
Sogni Sociali. Stop cloro fontane pubbliche. Macchina del tempo, terra necessita alberi, radici intercedono. Fiori sono palme, respiro poesia, omaggio magia. Più alberi meno eventi, servizio natura. Madre Acqua, impronte di pace. Mia, Ficus Regina Margherita. Rieducazione alla natura, politica assente. Foglie in trasformazione, humus, microcosmo. Largo Paisiello, mandala connessione spazio. Catania Contemporanea Trovare una soluzione. Vincenzo Bellini e il Giardino dentro il giardino.
gratitude
spiritual energy
Filosofia primitiva, ogni cosa merita sentimento, la vita come la morte è un rito da onorare. Mischio da sempre terre, acque, mi piace contaminare di magia, raccontare attraverso l’invisibile filo dell’infinita connessione che lega l’anima del creato alla libertà donata. Oggi ho trovato una Carpa Koi galleggiare, l’avevo lasciata anni addietro in compagnia di altri stupendi esemplari, per me sono piccoli delfini d’acqua dolce, nella mia fantasia gestiscono l’armonia del pianeta. Ho creduto giusto dopo essermi immerso nella gebbia, donargli memoria.
Ogni cosa è impregnata di vita, il riutilizzo delle materie non è solo riscatto, gratificazione dello spirito, creazione di nuovi mondi, realizzazione di un passato futuro, dove tutto viene reimpiegato. Trasformazione, alchimia, scudi sono divenuti, ondeggiano nel vento, liberi si incontrano attraverso un filo, emettono suoni che comunicano con universi sottili. Arte quantica, energia spirituale, riflessione di ciò che si custodisce nel più intimo, visione trasferita, omaggio creativo. Ogni strumento utilizzato è stato dono di ricerca interiore, una matassa ingarbugliata trovata alla Playa di Catania, l’oro che sigillava frammenti di mare chiede perdono a questo andare.
Tesori hanno perso l’inestimabile valore, il 16 Febbraio (21) La Grande Madre di Sicilia, il vulcano più alto d’Europa, la nostra tanto amata e non temuta Etna, dava un minimo accenno di dissenso a questo piano che trova l’umanità presa in ostaggio dalla scienza. Santa Madre Natura che ci proteggi, che non ci ammonisci con un battito d’ali, ti sento, ne soffro per il tuo immenso calvario, cerco nel mio infinito piccolo, portarti gioia, contagiare di poesia i miei simili. Atto di devozione, terrazzi, strade, tetti di Catania erano stati condonati da detriti e sabbia primitiva del cosmo, ho ripulito un briciolo delle mie azioni raccogliendone molte buste. Prodigio, ho immaginato l’incontro del fuoco con la memoria, la pietra bianca che accoglieva la nera. Per tutto il percorso un mantra ci ha accompagnati fino a destinazione, il sogno, l’emozione di ritrovarsi dentro l’umidità della notte connessi nella trasformazione. Radici consapevoli ramificano frutti di altri tempi. Ogni pianta, ogni seme registra sensibilmente il passaggio. Tre sono i nuovi Ficus messi a dimora.
Sculptures donated by the sea
Solo i poveri conoscono il significato della vita; chi ha soldi e sicurezza può soltanto tirare a indovinare. (Charles Bukowski)
Sculture donate dal mare. – Hanno delegato maiali a leggere circolari. Del cielo c’è chi ne ha fatto un impero, in silenzio resiste chi regge il velo. Menomale che ci sono i portici a proteggere dalla pioggia i senza dimora, loro non hanno cosa inveire, non si possono permettere nemmeno un quarto d’ora di reti unificate. Non è colpa di nessuno, ma lo sarà di tutti se non ci svegliamo da questa inerzia. (Acitrezza/Catania)