Tag Archives: scritto contempoaneo

Sentire il suono del suo vibrare

Microcosmo – Composizione Immaginaria. (Carbone Minerale) / Sentimento ingrediente base memoria. (Etnasimbiosi) – Le Panchine dell’ascolto. (Cerchi d’Oro) / Una fontana assediata dalle macchine, dovrebbe essere intorno Alberi! (Carmelo Mendola) – Isole lineari, distaccate da strade e binari, margine di congiunzione allarga prospettiva, riprende luce un respiro temporale. (Orto Botanico) / Una pietra della fortezza. Al risveglio il caffè col miele e il latte. Realizzato dal mio operare, viaggio sentendo gli uccelli cantare, in quel silenzio trovo spazio che conforta gli spigoli delle incomprensioni. (Memoria della Pietra)

1 @microcosmo arte involontaria

2 composizione immaginaria @mezzanineliving

3 @Cocchino

4 @Etnasimbiosi

5 @cortiledellenevi Ficus 1mqdb

Corridoio delle Nevi

Si potrebbe risalire a quelle cucine in muratura decorate con maioliche di Caltagirone, le antiche stufe e le caldaie in ghisa, un mondo meno nocivo resisteva a quell’inutile velocità. (Carbone) – Ricordi di quando si faceva il pomodoro in casa, pile di barattoli e bottiglie nel deposito, questo è quello di mia zia! è speciale. Calessi per conto privato andavano a ritirare le risorse di scarto, oggi chiamate rifiuti, come i ferrivecchi nel contemporaneo furono messi al bando. E’ proprio sotto un brutto incantesimo questa società! (Bionsà)

corridoio delle nevi mezzanine living

Sentimento e Presentimento, Suono e Silenzio

Ci sono delle volte che ci troviamo così carenti di parole, che per comunicare cerchiamo adoperarci in diverse angolazioni. Forse la sintesi di quello che sento manifestarsi intorno, è un profondo coinvolgimento in una nuova scrittura, l’emergere della propria natura, lo spogliarsi di quello che si era creduto poter indossare, l’accettazione di una realtà che era in stato embrionale. (Cortile delle Nevi)

cortile delle nevi

Cuore Sacro

Non bisognava dargli alcun minimo contributo, doveva perdere le speranze, esasperarsi, reagire e il gioco era fatto, il compimento di quel disegno ostile era realizzato. La vittima era consapevole di quello che intorno era tramato, e facendo tesoro di coloro che aveva incontrato, si concedeva ristoro continuando a fare per come era dedito marciare. Mattone su mattone, trarre dalla sconvenienza l’opportunità, in cuor suo sapeva di essere grato alla forza che il Signore gli aveva donato, continuava a creare nonostante le voci lo volessero diseredare. Sembrava non sentire alcuna provocazione, restava impassibile come sconoscesse l’intenzione, leggeva disperazione in coloro che non riuscivano accettare vocazione. Non era attratto dalle ricchezze, gli insegnamenti erano collegamenti, raggiungere l’obbiettivo, condividere lo rendeva vivo. La natura e l’essere umano gli erano fedeli, nell’avventura scorgeva quanta meraviglia si celasse agli occhi ignari dei privilegiati, cercavano emergere al cospetto dei disadattati. La notte pensava ai tanti ricordi e si affliggeva per come la storia si era fatta tersa e priva di accordi. Non si capiva come potesse restare dentro quella gabbia, reggere quella situazione così maldestra e fuori ogni funzione, ma il bagaglio era proprio lì, il valore di farcela, una promessa per quei sogni che a volte lo riportavano a messa. (Scritto Contemporaneo)

omaggio tiziano terzani piazza abramo lincoln catania visionaria

1mqdb verde urbano catania visionaria

catania visionaria cuore sacro

Sogna bene, impara il giusto e rivolgiti sempre al tuo cuore

Ho camminato per le strade di mezzo mondo, protocollato domande senza francobollo. Sogna bene, impara il giusto e rivolgiti sempre al tuo cuore. Buongiorno, avrei bisogno di fare: realizzare quell’impeto che fin da sempre, mi trascina in creazioni che volano lontano dal grigio, varcano notti senza tempo, imprimono sigillo che scuote vento, sono nutrimento per lo svolgimento. Anche se non arriverò a destinazione, il viaggio è stato premeditazione, mi ha aiutato a comprendere l’illusione, poggiare mano senza confusione su un punto fermo. Sembra che il fallimento sia l’origine del pentimento, anche se in rare circostanze si ritrova l’ardito salvamento di non essere stato frangivento. Ho bussato, raccontato, spiegato, cercato di rendere visibile quel seme che custodisce antica radice, folta e chiara era la superfice. L’equazione che si ritrova, è il tentativo di sottrazione della dignità a favore di una vacua vanità. Salotti, congressi, ricerche e manifesti, profumi, cravatte e tacchi che scendono le scale, rigorosamente color sale.

arte involontaria claudio arezzo di trifiletti catania visionaria sicily needs love 1

arte involontaria claudio arezzo di trifiletti catania visionaria sicily needs love 2

Fiera Catania Visionaria Piazza Carlo Alberto

Terra antica quanto la parola respirano i nostri cuori, varcano le nostre braccia, plasmano sentimento

Creare un ponte, metterci dentro sentimento, viaggiarci intorno, parlare con la luna, trovarci una famiglia universale, rendersi utile, fare del tempo un dovere. / Balconi erano ornati a festa, La parola placava tempesta, Ornamenti erano le gesta, Ogni spazio era consolidato, Niente era privato, Tutto sembrava essere rinato, Era un mondo in festa, Tutto era divenuto poesia, L’edera e il trifoglio sembravano danzare, Senza alcuna sosta il suono era melodia, E di quel paese la gente ne racconta con malinconia, Oggi tutto è fretta senza tempo, La natura è salvamento, Disegnare un cerchio nutrimento, Sedersi sotto un albero riflessione, Dinanzi una chiesa prodigio, Tutto ritorna come è passato, Nella speranza questa volta sia tramandato. (Agrigento Visionaria)

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51 agrigento visionaria sicily needs love i balconi erano ornati a festa

52 agrigento visionaria sicily needs love e la parola placava tempesta

53 agrigento visionaria sicily needs love ornamenti erano le gesta

54 agrigento visionaria sicily needs love ogni spazio era consolidato

55 agrigento visionaria sicily needs love di niente era privato

56 agrigento visionaria sicily needs love tutto sembrava essere rinato

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61 agrigento visionaria sicily needs love e di quel paese la gente ne racconta con malinconia

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in my island silence is a frame

Fin quando all’uomo cucciolo non si insegna che l’Anima della Vita alloggia in tutto, saremo difronte all’ingenuo disprezzo. Una Stella Marina, non ho mai visto niente di più innocuo, eppure quanta indifferenza a volte loro piccole creature del mare, fragili e amorevoli, soffrono, patiscono. Un pomeriggio, un tramonto dove una volta popolato da serpenti guardiani “Acicastello” , tra il suono e l’odore del mare, luce e aria di cielo, ne incontrai una schiattata al suolo. Avrei voluto fargli la respirazione bocca a bocca, un palpito al cuore, ma niente ero talmente sprovvisto di insegnamenti riguardo quell’esserino che sanguinava a dirotto bianco, che l’unica cosa che ho sentito fare era rimetterla in acqua. Senza vita il corpo, scendeva fino al suo mondo, ma niente, il momento era passato.

nella mia isola il silenzio è cornice

nella mia isola il silenzio è cornice

Auf meiner Insel ist Stille ein Rahmen

Auf meiner Insel ist Stille ein Rahmen

Mediterranean – Autorimessa R1 Catania Via Plebiscito 747

Oggi ho fatto una passeggiata al lungomare di Catania, il mare si infrangeva sugli scogli, l’acqua spruzzava alta in cielo, il vento l’abbracciava. Ho raccolto un dono del mare, un pezzo di un’imbarcazione di legno, che desiderava altra vita. Scrivere di una ricerca, sarebbe approssimativo e svilente, troppi piccoli particolari passerebbero inosservati. Forse la partenza sono le radici di un Ficus, o la statua di Gesù, o forse un sassolino che mi ha indicato la strada, una cosa è certa, ogni passaggio non è premeditato, anzi oserei affidato. Affidato a quella voce che racconta la verità, che alchimizza l’amara storia, rendendola poesia dolce, di certo una cosa è certa, la salvezza viene affidata alla madre. Il flusso che guidava le dita che solcavano attraverso quell’anonimo pezzettino di roccia, anziano non si sa quanto, armonizzavano le onde in amore, in perdono, in riscatto di un mondo preso in ostaggio da segnali prevaricanti, ambiziosi d’attenzione, ma privi di contenuto. Mediterraneo è una storia che parla di ombelico, incontri che diventano ancor prima famiglia, perché lo spirito si pronuncia, non ama maschere e imposizioni, si eleva attraverso un corpo fragile e nudo.

á eyjunni minni er þögn ramma

á eyjunni minni er þögn ramma

Cortile del Sole – Salumeria Fratelli Zappalà Catania Via Grotte Bianche 16

the solution of the three

L’evoluzione è la legge della vita. Il numero è la legge dell’universo. L’unità è la legge di Dio. (Pitagora)

Non saziatevi di chiacchiere, degustate fatti reali, vi sentirete più leggeri.