Ero andato a comprare del colore, mi hanno offerto dei biscotti fatti in casa da un parente, il piatto era di carta, aveva i bordi ornati di frutta. Etna needs love – Acrylic 39/26 cm.
Barriera del Bosco – Arriva un tempo che anche le foglie raggiungono un peso. E la Luna Parlò – Acrylic 47/26 cm. L’importanza di un lago, invita la foresta a divenire parco.
Continuità del bianco, silenzio calmo. Il fatto che la sera mi nutro osservando lo spazio fuori in terrazza mi addolora la schiena. (Catania Visionaria)
Devoti al Percorso, Riconoscenti all’Incontro. Ricordi precedono l’attimo. (Agata Pietra)
Abbiamo bisogno fare pace col divino che risiede in noi. Energia vitale, ammirarla nei cieli, nutrirsi della stessa luce. (Mare depredato) – Nuvole di Zolfo: Oasi Playa / Museo dello Spazio.
Trovare un canale per comunicare con l’universo, la natura è il ponte. Radicare della preghiera, nessuna protezione è più efficace difronte l’illusione che sovrasta potere. Padre sei davvero tu? Io Sono. Il Futuro lo conosce solo Dio.
La Radice Quadrata di Tre – Penicillina, Polveri Magiche – Accompagna Sogni
Disinformazione in costante aumento. Scrivo con la sola luce di una candela, il colore è bianco, la luce oro. Figliolo, medaglie sono cucchiaini vuoti.
Prana, Energia Vitale. Il termine prana (dal sanscrito प्राण, prāṇa) significa letteralmente «vita» e in seconda istanza viene inteso come «respiro» e «spirito». (Wikipedia)
Catania Visionaria (1mqdb) – Orto Sociale Parco Martiri della Libertà
Gesù si serviva di Pietro per interloquire con i greci.
When one speaks about Art, one must leave everything else aside. I thank all the Artists in the world, with their help, they have allowed me to lose myself. Symbols, images, continuous reflections, moments that fluctuate over time, words thet open and words that close, breaths which meet in a heartbeat, amplifying the presence standing before the Door, in front of the panorama of all dimensions. Sounds without commas or full stops, absorbing the way ahead, predestined from the first breath of the note, at the achievement of their performance on a stage where everything is present, although not immediately visible, like a plant within a seed, like the life within a glance. I do not speak english, I speak with gestures. (Conceptual Art 2010)
Arriva un tempo che la parola diventa silenzio
Simboli, immagini, riflessioni continue, attimi che oscillano nel tempo, parole che aprono e parole che chiudono, respiri che si incontrano in un battito, amplificando la presenza avanti la porta, dinanzi il panorama di tutte le dimensioni. Suoni senza ne virgole ne punti, che assorbono la strada da percorrere, predestinata dal primo respiro della nota, al conseguimento del proprio numero su un palco dove tutto è presente, pur non essendo visibile nell’immediato, come una pianta dentro un seme, come la vita dentro uno sguardo. Non parlo l’inglese, mi esprimo con gesti.
L’Etna è ferma, lì, in un tempo sospeso. Chiunque abbia messo piede in questa terra, è stato visto da quel Vulcano, Anima Preistorica, ferma Lei è immobile e osserva tutto, il tempo, lo spazio. (Stop Metro)
Nessuno si era reso conto di quanto grandi fossero quelle foglie. Credo che questo sole sia la migliore sanificazione, che il sintomatico mistero sia divenuto accessorio, e che presto bisognerà prendere consapevolezza della realtà.
Resina di fiume, canna suonante, Androne scorre, onirico fluire dentro il giardino accoglie un viale con busti illustri. Vincenzo tra il getto d’acqua scandisce suoni alle foglie, colombe planano sorridenti, illuminate da un sole che scalda lo zolfo, respiro dell’isola. (Villa Bellini Catania)
Filosofia primitiva, ogni cosa merita sentimento, la vita come la morte è un rito da onorare. Mischio da sempre terre, acque, mi piace contaminare di magia, raccontare attraverso l’invisibile filo dell’infinita connessione che lega l’anima del creato alla libertà donata. Oggi ho trovato una Carpa Koi galleggiare, l’avevo lasciata anni addietro in compagnia di altri stupendi esemplari, per me sono piccoli delfini d’acqua dolce, nella mia fantasia gestiscono l’armonia del pianeta. Ho creduto giusto dopo essermi immerso nella gebbia, donargli memoria.
Ogni cosa è impregnata di vita, il riutilizzo delle materie non è solo riscatto, gratificazione dello spirito, creazione di nuovi mondi, realizzazione di un passato futuro, dove tutto viene reimpiegato. Trasformazione, alchimia, scudi sono divenuti, ondeggiano nel vento, liberi si incontrano attraverso un filo, emettono suoni che comunicano con universi sottili. Arte quantica, energia spirituale, riflessione di ciò che si custodisce nel più intimo, visione trasferita, omaggio creativo. Ogni strumento utilizzato è stato dono di ricerca interiore, una matassa ingarbugliata trovata alla Playa di Catania, l’oro che sigillava frammenti di mare chiede perdono a questo andare.
Tesori hanno perso l’inestimabile valore, il 16 Febbraio (21) La Grande Madre di Sicilia, il vulcano più alto d’Europa, la nostra tanto amata e non temuta Etna, dava un minimo accenno di dissenso a questo piano che trova l’umanità presa in ostaggio dalla scienza. Santa Madre Natura che ci proteggi, che non ci ammonisci con un battito d’ali, ti sento, ne soffro per il tuo immenso calvario, cerco nel mio infinito piccolo, portarti gioia, contagiare di poesia i miei simili. Atto di devozione, terrazzi, strade, tetti di Catania erano stati condonati da detriti e sabbia primitiva del cosmo, ho ripulito un briciolo delle mie azioni raccogliendone molte buste. Prodigio, ho immaginato l’incontro del fuoco con la memoria, la pietra bianca che accoglieva la nera. Per tutto il percorso un mantra ci ha accompagnati fino a destinazione, il sogno, l’emozione di ritrovarsi dentro l’umidità della notte connessi nella trasformazione. Radici consapevoli ramificano frutti di altri tempi. Ogni pianta, ogni seme registra sensibilmente il passaggio. Tre sono i nuovi Ficus messi a dimora.
Manifesto Corso Martiri della Libertà – Buche, erano il risultato della brama di costruzione. Legna risiedeva, molti alberi erano stati incriminati di essere pericolo urbano, senza udienza erano diventati legna a buon mercato. Il primo strato fu riempito in memoria dell’indecenza, in seguito fu curata una campagna di sensibilizzazione ai confini spirituali di una conoscenza navigata nella fantasia che realizza il domani. Il rifiuto rinasce, si trasforma, trasmette, nutre. In poco tempo molti ristoratori si associarono per la realizzazione di un’area compostaggio. Cooperare, comune, coscienza, furono tre parole a colmare la realizzazione del primo Orto Metropolitano, Consacrato al sacrificio dei Martiri che portarono luce nel nostro presente.